I soldi sequestrati alla Fondazione Festival dal Comune di Spoleto e da altre aziende non si toccano. E’ questa la tesi sostenuta dal municipio che ieri l’altro è tornato dinnanzi al giudice Maiorca insieme al legale dei lavoratori che attendono di veder liquidato il 25% delle spettanze maturate nella edizione festivaliera del 2007 (l’ultima della gestione Menotti). Una tesi fortemente contestata dalle maestranze che, a legger gli atti, hanno proceduto a pignorare la cifra sequestrata dal Comune, circa 200mila euro. Nelle casse della Fondazione per la verità ne rimarrebbero altri 165mila (anche questi pignorati dall’avvocato Federico Muzzi che difende i lavoratori) ma potrebbero non esser sufficienti per coprire il credito vantato dai lavoratori. Da qui il pignoramento su tutti i danari che la Fondazione non ha trasferito alla associazione Festival.
Il credito vantato dai dipendenti finora si aggirerebbe intorno ai 150mila euro, cifra destinata a lievitare se si pensa che solo negli ultimi giorni si è costituito un altro collaboratore del Festival cui spetterebbero emolumenti per almeno 20mila euro. Non è quindi da escludersi che altri se ne possano aggiungere nei prossimi giorni.
Sarà dunque il giudice Maiora a dover sbrogliare la vicenda che vede contrapposti i due schieramenti di creditori. Entro il 20 gennaio prossimo il municipio dovrà presentare una propria memoria, mentre al 20 febbraio è fissata la replica dei lavoratori. L’udienza è stata fissata al 4 marzo quando dovrebbe arrivare a tanto attesa decisone. Anche se è probabile che per avere i soldi in tasca gli ex dipendenti dovranno attendere almeno la prossima estate.