(Ale. Chi.) – Sono stati sentiti questa mattina dal gip di Perugia Luca Semeraro, Leonardo Covarelli e Dino De Megni, arrestati lo scorso 28 marzo per riciclaggio e falso in bilancio. L'inchiesta, nella quale sono coinvolti 6 indagati, è stata portata avanti dalla Guardia di Finanza di Roma, su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Al centro dell'interrogatorio c'è la cifra di un milione di euro, che sarebbe servita a risanare le casse del Pisa Calcio. Il ricavato della vendita della società, infatti, pare servisse a saldare i debiti di Covarelli con Lo Sole. Lo stesso Covarelli in quest'ottica avrebbe poi venduto due immobili. La transazione sul conto di Covarelli sarebbe finita nell'occhio del ciclone per un bonifico proveniente dall'Austria. Ma questa mattina, sono stati sia Covarelli che De Megni, assistiti dall'avvocato Giovanni Spina, a spiegare, con atti notarili alla mano, di non avere conti all'estero o proprietà immobiliari. Anche il fallimento del Perugia Calcio si inquadrerebbe in questo giro. L'avvocato Spina avrebbe dichiarato che i versamenti di denaro ci sono stati, ma che gli stessi sarebbero corredati da una serie di giutificazioni legali. Per De Megni e Covarelli è stata richiesta la revoca della misura cautelare. La palla passa ora al Gip di Napoli.
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