Dal Festival internazionale del giornalismo di Perugia, che nella giornata di apertura ha avuto in programma un confronto alla Sala dei Notari al quale hanno partecipato anche Laura Santi e Marco Cappato, l’Associazione Luca Coscioni riaccende i riflettori sul disegno di legge sul suicidio assistito. Con una mobilitazione che da venerdì 8 a domenica 10 aprile coinvolgerà 200 piazze italiane per chiedere miglioramenti all’attuale testo. “Che se approvato – è l’allarme lanciato dall’Associazione Luca Coscioni – potrebbe costringere molti italiani al ricorso ai tribunali per vedere riconosciuto il proprio diritto al suicidio assistito“.
Per questo si chiede di calendarizzare immediatamente la discussione sul testo di legge sul suicidio assistito e migliorare l’attuale versione, approvata dalla Camera, eliminando ogni discriminazione tra malati.
Ai tavoli si raccoglieranno le firme sulle proposte di modifica al testo di legge elaborate dall’Associazione Luca Coscioni. Che riguardano in particolare l’eliminazione della presenza contestuale di sofferenze fisiche e psicologiche, che discriminerebbe i malati con “solo” sofferenze fisiche o “solo” psicologiche come previsto dalla sentenza 242 della Corte costituzionale, sempre comunque afferenti ad una condizione di malattia irreversibile diagnosticata.
L’eliminazione del requisito di dipendenza da trattamenti di sostegno vitale per poter accedere al suicidio assistito, che di fatto escluderebbe per esempio pazienti oncologici o affetti da malattie neurodegenerative
L’estensione della possibilità di accedere al suicidio assistito anche alle persone malate che non sono in grado, a causa della propria patologia, di autosomministrarsi il farmaco letale
“Bisogna calendarizzare subito la legge al Senato, altrimenti, con la bocciatura del referendum, la legislatura rischia di concludersi nel totale immobilismo dei partiti e del Parlamento su questa vera e propria urgenza sociale. La versione attuale del testo approvato alla Camera dei Deputati non è sufficiente per conquistare una legge che non discrimini tra le persone malate e che rispetti ciò che chiedevamo con il milione e duecentomila firme raccolte la scorsa estate con il Referendum Eutanasia Legale”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “Per proporre miglioramenti è fondamentale che il Senato riprenda la discussione il prima possibile affinché si riesca ad arrivare ad un’approvazione definitiva della legge prima della fine della legislatura.
Laura Santi, da tempo in prima linea per questa battaglia, nella quale riporta con chiarezza, determinazione e coraggio anche la propria esperienza personale, ha espresso sui social il proprio disappunto per il fatto che relatore del ddl suicidio assistito, che sarà discusso in Senato dopo Pasqua, sarà il senatore della Lega Simone Pillon.
(nella foto un momento dell’intervento di Laura Santi al Festival del Giornalismo, pubblicato sui suoi profili social)