Nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di Colfiorito hanno tratto in arresto per la violazione della legge sull'immigrazione un cittadino di origine marocchina, T.B. qurantacinquenne residente fuori regione, titolare di una impresa artigiana, che occupava alle proprie dipendenze, quali manovali altri due cittadini extracomunitari irregolari, clandestini, favorendone la permanenza in Italia, e sfruttandone la condizione di illegalità. all'interno del cantiere nella zona di Colfiorito i due manovali lavoravano e vivevano in condizioni precarie, senza riscaldamento e in locali privi di porte e senza finestre, con lunghi turni di lavoro dalla mattina alla sera intervallati da brevi pause per il pranzo e la cena che consisteva in fugaci panini o pizze, non avendo la possibilità di cucinare un pasto caldo. nel locale adibito a dormitorio solo le brande ed alcuni abiti da lavoro. la paga giornaliera era di circa 50 euro al giorno senza alcuna copertura assicurativa o previdenziale. L'arresto è stato convalidato davanti al Tribunale di Perugia sezione distaccata di Foligno e l'indagato rimesso in libertà, mentre a carico dei due cittadini clandestini sono state attivate le procedure per l'espulsione ed è scattata la denuncia in stato di libertà sempre per la violazione della legge sull'immigrazione perché non sapevano fornire un valido documento di identificazione.
DAVA LAVORO A DUE CONNAZIONALI CLANDESTINI, IMPRENDITORE MAROCCHINO IN MANETTE
Gio, 12/03/2009 - 23:54