Danza, "Il lago dei cigni" di nuovo a Terni - Tuttoggi.info

Danza, “Il lago dei cigni” di nuovo a Terni

Redazione

Danza, “Il lago dei cigni” di nuovo a Terni

Mer, 03/08/2011 - 09:21

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L’Associazione Visioninmusica quest’anno ha registrato un grande successo al botteghino. Il tutto esaurito del Balletto di Mosca con “Il Lago dei cigni” del 28 luglio u.s., già a due settimane dallo spettacolo, così come la grande richiesta di una seconda data (si prevede anche stavolta l’esaurimento dei posti disponibili) – fissata per il prossimo 4 agosto alle ore 21 – non possono che confermare quanto l’interesse del pubblico, di fronte al prestigio di determinata offerta culturale, sia tutt’altro che morto.

Un risultato che valorizza non solo la splendida location dell’Anfiteatro romano, ma l’intera città di Terni. Una città che può e deve continuare a crescere in cultura, sostenendo eventi di prestigio e ascoltando le voci di chi rivendica con orgoglio l’arte quale strumento di educazione, crescita e sviluppo di un’intera società. Il prezzo dei biglietti è di 24,80 € per la platea e di 19,80 € per la tribuna; ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito www.visioninmusica.com. Lo spettacolo si svolgerà a Terni presso l'Anfiteatro Fausto, con le musiche di P. I. Tchaikovsky, le coreografie di M. Petipa ed i solisti Alexander Alikin e Anna Ivanova. Il
Russian Ballet Moscow, conosciuto anche come “The Crown of Russian Ballet” (La Corona del Balletto Russo), è una rinomata compagnia moscovita fondata nel 1997 e diretta da Anatoly Emelianov e Anna Alexidze. Il suo repertorio vanta tutte le maggiori opere della tradizione classica (Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Cenerentola, Giselle, Don Chisciotte, Carmen, Coppelia…) ma è sensibile anche alle ultime tendenze delle coreografie contemporanee.

Il Russian Ballet Moscow si esibisce regolarmente sui principali palcoscenici russi e in tournée internazionali che li hanno già portati in Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Spagna, Repubblica Sudafricana, Romania, Taiwan, Giappone, Canada, Finlandia, India, Australia, Marocco, Cina, Romania, Vietnam, Tanzania, Guatemala e Costarica. La tappa ternana della loro tournée estiva 2011 (10 spettacoli in tutta Italia) è una delle pochissime in centro Italia e l’unica in Umbria. Nato dall’elaborazione di una composizione scritta dall’autore nel 1871, nell’intento di divertire i nipotini durante una vacanza, “il Lago dei Cigni” costituisce il prototipo della rinascita musicale del balletto dopo esempi ottocenteschi di scarso interesse musicale. Dopo un infelice debutto nel 1877 con una non soddisfacente coreografia di Julius Reizinger e una interpretazione non eclatante del ruolo di Odette, a pochi mesi dalla scomparsa del musicista il coreografo Marius Petipa pensò di riproporne, sulla scia del successo di “La Bella Addormentata”, una nuova versione. Coadiuvato dal bravo Lev Ivanov, che ne realizzò gli eterei “atti bianchi”, il coreografo mise in scena dapprima solo il secondo atto (29 febbraio 1894, Teatro Marijinskij di Pietroburgo) e, visto il trionfo, nel 1895 l’edizione integrale con la grande Pierina Legnani nel doppio ruolo principale di Odette-Odile. Il secondo e il quarto atto, chiamati “atti bianchi”, rappresentano una vera e propria architettura in movimento dove i gruppi di cigni si incrociano e snodano, formando stormi in volo e assumendo pose che richiamano quelle di veri cigni.

Totalmente diversa dall’atmosfera onirica sulle rive del lago è quella del primo e terzo atto, ambientati a corte e ricchi di danze di carattere e divertissement dove il virtuosismo tecnico ha parte dominante. Il doppio personaggio Odette-Odile, che si rivela con un forte, dolente lirismo nella prima e una seducente aggressività nella seconda, contiene in sé quel tema conflittuale tra bene e male tanto caro al romanticismo e che fa della fanciulla-cigno l’immagine più famosa e rappresentativa del balletto classico. La trama de “Il Lago dei Cigni” è ispirata al racconto Der geraubte Schleier (Il velo rubato), scritto da J.K.A. Musäus. Nel balletto la narrazione inizia nel castello del principe Siegfried, che compie il ventunesimo anno di età e dunque ha raggiunto il momento di trovare una sposa. La Regina Madre annuncia al festeggiato di aver organizzato, il giorno successivo al compleanno, un ballo cui sono state invitate fanciulle blasonate tra le quali Siegfried potrà scegliere chi condurre all’altare. Il giovane principe non contraddice la madre, ma preferendo la caccia alle questioni di cuore esce con gli amici per una battuta di caccia; inseguendo uno stormo di cigni giunge a un lago, dove assiste alla metamorfosi delle candide creature piumate in ragazze.

La più bella è Odette; la principessa spiega che l’incantesimo lanciato su lei e sulle compagne è opera del malvagio mago Rothbart e che il maleficio svanisce solo di notte e solo sulle rive del lago. Colpito dalla vicenda e dalla grazia innaturale di Odette, Siegfried le promette di fidanzarsi con lei: il giuramento di fedeltà di un uomo che non abbia dichiarato amore ad alcun’altra è infatti l’unica chiave per spezzare definitivamente il sortilegio. Rothbart ascolta il tenero dialogo ed escogita un terribile tranello: condurrà al ballo di corte la figlia Odile, sosia perfetta di Odette ma suo opposto nell’anima. Il “cigno nero” seduce l’inconsapevole Siegfried, che dunque tradisce la parola data alla vera amata. Odette e le compagne si disperano, perché si sentono ormai irrimediabilmente condannate; appena scoperto l’inganno, tuttavia, Siegfried si precipita al lago e ottiene il perdono di Odette. Un sentimento tanto forte vince comunque sul Male: Rothbart è sconfitto e i due innamorati possono finalmente riunirsi.


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