“Stiamo lavorando per restituirvi una sede degna e prestigiosa a partire dal prossimo anno scolastico”. È quanto ha detto mercoledì il sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis, partecipando all’open day della scuola media “Dante Alighieri”, alla presenza di famiglie e docenti. Frasi che ha voluto rendere anche pubbliche alla città venerdì con un comunicato stampa.
In occasione dell’Open Day, gli studenti della scuola media “Dante Alighieri” – ospitati da due anni all’interno della “Pianciani” – hanno realizzato un grande pannello per testimoniare il profondo attaccamento alla loro scuola.
Le parole del primo cittadino, però, pare abbiano fatto sobbalzare dalla sedia più di una persona, anche all’interno dei partiti politici e delle liste civiche che sostengono la sua amministrazione. Perché prima di tutto, secondo quanto trapela, dentro la maggioranza e negli uffici comunali non si sarebbe ancora sciolto il nodo sull’opportunità di demolire e ricostruire l’edificio dichiarato totalmente inagibile dopo il terremoto del 2016 oppure di effettuare un intervento di adeguamento sismico. Interventi che comunque hanno tempi di certo non immediati, né di pochi mesi. Ma soprattutto la parte burocratica prima di avviare il cantiere ha tempi ancora non definiti, anche questi di sicuro non immediati.
Dopo lo stop al progetto di delocalizzazione della “Dante Alighieri” insieme alla materna “Prato Fiorito” in un nuovo polo scolastico nella zona di San Paolo, il Comune di Spoleto è infatti in attesa di un ok formale da parte del commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini. Che poi dovrebbe emanare una nuova ordinanza che destina i fondi previsti due anni fa per il polo scolastico alla ricostruzione della scuola media nel suo sito storico. Quindi dovrebbe partire la fase della progettazione, la gara per l’appalto, l’assegnazione dei lavori (sempre che non vi siano ricorsi) ed i lavori stessi. Insomma, impossibile fare tutto entro settembre 2019, probabilmente nemmeno per la primavera 2020.
Che quindi il sindaco, parlando di una “sede degna e prestigiosa” per la “Dante Alighieri” abbia un piano B, cioè l’idea di portare gli studenti in un plesso temporaneo in attesa di tornare nella struttura storica ripristinata? Chissà…