Spoleto

Dante Alighieri e Prato Fiorito, passo in avanti per la ricostruzione | Ma il centrosinistra è polemico

Qualcosa si muove sul futuro delle scuole “Dante Alighieri” e “Prato Fiorito”, al centro del progetto di delocalizzazione nel polo scolastico di San Paolo inizialmente previsto per la loro ricostruzione  e ora archiviato dall’attuale Giunta comunale. Nelle intenzioni dell’amministrazione guidata dal sindaco Umberto De Augustinis c’è quella di ricostruire i due plessi nella loro sede attuale, inagibile da oltre due anni, o meglio – secondo quanto emerso nelle ultime ore – di un loro adeguamento sismico. Adeguamento che prevede per le scuole gli stessi standard di sicurezza di strutture nuove.

Lunedì, con la presenza del commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini, c’è stata l’occasione di chiarire la questione dei fondi necessari agli interventi sulle due scuole, finora al palo. Con il commissario che, incalzato dal presidente del Consiglio comunale Sandro Cretoni e dall’assessore all’urbanistica Francesco Flavoni, ha chiarito che per trasferire i fondi dal nuovo polo scolastico agli interventi di ricostruzione in loco non è necessaria una nuova ordinanza ma basta una circolare. Purché l’importo necessario complessivo (si parla di circa 13 milioni di euro) sia lo stesso.

Sul tema in queste ultime ore intervengono i gruppi di minoranza Pd, Per Spoleto e Ora Spoleto: “Incertezza dopo incertezza, impasse dopo impasse, a rimetterci sono comunque i nostri ragazzi, i loro insegnanti, la città tutta. 

Auspicavamo che l’incontro con il Commissario Piero Farabollini e il Sottosegretario Vito Crimi servisse per avere informazioni certe, soprattutto ma non solo, sulla ricostruzione delle scuole e invece così non è stato.

E se è vero che – come ha dichiarato il Commissario Farabollini – serve solo una circolare per uscire dall’impasse e riassegnare i circa 13 milioni di euro, destinati con l’ordinanza 14 alla costruzione del Polo Scolastico San Paolo, per l’adeguamento o la ricostruzione della Dante Alighieri e della Prato Fiorito, c’è da chiedersi come mai ci siano voluti tutti questi mesi per capirlo. 

Non è questione da poco se pensiamo che un anno scolastico sta per finire e uno nuovo sta per cominciare e molto probabilmente a settembre nulla sarà pronto per migliorare la condizione che vivono i nostri studenti e i nostri insegnanti, che crea non pochi disagi come abbiamo visto anche dalle polemiche degli scorsi giorni. Dopo aver presentato una mozione e una interrogazione e aver scritto vari comunicati questa amministrazione ancora non è stata in grado di spiegare quale è il suo progetto per le scuole del futuro nella nostra città e sono ancora tante le domande senza una risposta: cosa si intende fare per la Dante Alighieri e per la Prato Fiorito? Adeguamento sismico o ricostruzione? E chiarita la direzione, quali sono i costi del progetto? Corrispondono ai 13 milioni di euro già assegnati precedentemente per il Polo Scolastico San Paolo? A questo punto per avere le risposte e poterci confrontare su un tema importante come questo non ci resta che chiedere all’amministrazione un incontro pubblico con una rappresentanza degli studenti e degli insegnanti e la cittadinanza. Secondo noi così si dovrebbe affrontare un tema così delicato come la ricostruzione delle scuole in un territorio a rischio sismico che da troppo tempo non ha certezza del domani”.