Ma è proprio vero che il Giappone è lontano 9871 chilometri dall’Italia? Chi dal primo pomeriggio di ieri vive tra Auditorium Santa Caterina, Auditorium San Domenico e Palazzo Candiotti il “Back to the future”, stenterebbe davvero a crederlo. Il Giappone, un po’ come il reporter atterrato nell’anno domini 3011, è in realtà, almeno per due giorni e con la sua musica elettronica, a Foligno. Ci è arrivato col Dancity Festival 2011 che, nella sua edizione numero 6, ha deciso di dedicare un intero focus proprio al paese del sol levante. Un paese che, similmente al nostro, ha bisogno di un rapporto dinamico con la propria storia, per conciliare un passato importante e la voglia di futuro. Ecco dunque che l’associazione culturale Dancity ha ospitato nella giornata di ieri (o, visti alcuni orari, anche stamattina) il dj set di Dj Krush, la performance/installazione di Teamlab Net & Mjuc (che tornerà stanotte alle 23,30 all’Auditorium San Domenico) e soprattutto la prima performance di Braun Tube Jazz Band (in replica oggi pomeriggio alle 19,30 nel Foyer del Santa Caterina, un bis che diversi spettatori hanno già espresso di voler replicare), un umano come “direttore d’orchestra”, vale a dire Ei Wada, e 8 televisori, apparecchi di comune uso domestico, “suonati” dal vivo, e quella di Oorutaichi, che ha presentato le canzoni composte col suo gruppo Urichipangoon assieme al coro delle voci bianche dell’Oratorio di Bevagna diretto dal maestro Elga Ciancaleoni. Un incontro tra mondi diversi, con forti tradizioni apparentemente lontane, ma capaci di inventare un linguaggio d’incontro e di gioco.
Era davvero grande dunque l’attesa per due degli eventi di punta di questa prima giornata di Festival che, all’arrivo di Ei Wada tra i sui 8 televisori la gente, proveniente da ogni spazio della struttura dell’Auditorium Santa Caterina, si è assiepata a semicerchio attorno all’artista. 8 dunque i televisori che, posizionati su due file, una da 5 e una da 3, hanno “ospitato” il giovane (ha 24 anni) e minuto giapponese Ei Wada. È tutta questa, infatti, la Braun Tube Jazz Band che, nel buio, si è illuminata dei colori che hanno dato musica dalle mani e dall’energia scaturita nella performance del giapponese. Un uso sicuramente originale, e chissà se provocatorio, del televisore: fatelo diventare una serie di righe colorate, dategli musica, piuttosto che… In Italia ci sarebbe sicuramente stato grande materiale d’ispirazione.
Quasi non c’è tempo per gli applausi che si arriva dritti all’attesa performance dei giovanissimi dell’Oratorio di Bevagna che, assieme a Oorutaichi, hanno cantato in giapponese le canzoni del gruppo Urichipangoon. È stato ispirato da artisti come The Residents e The Doors Oorutaichi, che inizia la propria carriera nel 1999 componendo la sua prima registrazione (delle multi-tracce improvvisate su cassetta) chiamandola “?”. Il suo libero talento melodico lo porta comunque a sviluppare una propria lingua, vale a dire uno stile che si muove col “pathos” del dancehall ed un “groove” mutante, figlio dell’elettronica e del folk: strana combinazione. È nel 2003 che esce finalmente il suo primo album, “Yori Yoyo”, a cui fanno seguito “Drifting my folklore” nel 2007 e “MISEN Gymnastics EP” per Bearfunk nel Regno Unito, ma collabora anche con Masako Yasumoto, una delle ballerine più famose in Giappone. Oorutaichi ha anche partecipato alla Biennale di Sydney nel maggio 2010 ed ora, con tanto entusiasmo, al Dancity Festival 2011. Ma era evidente soprattutto una grande emozione nelle parole, negli sguardi e nei sorrisi di chi ha partecipato da vicino al concerto: i bambini che hanno dimostrato ad un grande pubblico il loro talento nel canto e nella lingua straniera (che di certo non era inglese, spagnolo e nemmeno francese), i loro genitori e gli organizzatori. E il pubblico non ha potuto che emozionarsi e ringraziare con grandi applausi una prova che sulla carta sembrava difficile conciliare e immaginare ma che si è rivelata certamente vincente.
(Elisa Panetto)
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DANCITY FESTIVAL 2011, IL “BACK TO THE FUTURE” SI APRE NEL SEGNO DEL PAESE DEL SOL LEVANTE (Foto TO®)
Sab, 02/07/2011 - 16:49