Si è concluso oggi, con la conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Pagliacci del palazzo provinciale, l’iter della Proposta di legge regionale di iniziativa provinciale per la riduzione e compensazione delle emissioni in Co2. Il progetto era già stato approvato durante lo scorso consiglio provinciale. Erano presenti all’odierno incontro molti consiglieri, a stigmatizzare il fatto che si è trattato di un lavoro corale, svolto con il contributo sia della maggioranza che dell’opposizione.
L'urbanistica non deve gravare sull'ambiente – “La legge ha un significato rilevante, è la prima di questo tipo in Italia – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Carlo Antonini – è necessario per noi pensare sempre più seriamente all’ambiente, si pensi che negli ultimi 40 anni si sono persi 5 milioni di ettari di verde, pari a Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna insieme. C’è una correlazione oramai assodata tra il riscaldamento terrestre e l’emissione di Co2 nell’atmosfera, e gli uragani, come il famoso Sandy, sono conseguenza di questi squilibri ambientali”. “L’urbanistica non deve quindi più gravare sull’ambiente – ha aggiunto l’assessore provinciale – per questo abbiamo pensato ad una serie di opere di compensazione: ad esempio chi realizza una strada o altre opere, e crea di conseguenza anche una emissione di Co2 nell’ambiente, deve restituire all’ambiente ciò che toglie.
Una legge inattaccabile – Si possono per esempio individuare delle aree nelle quali si dovrà piantare della vegetazione oppure studiare delle forme alternative di compensazione, come interventi di bioedilizia. La legge è ottima e difficilmente attaccabile, anche perché non c’è appesantimento burocratico”. L’assessore ha concluso spiegando che sarà istituito un Registro regionale delle quote di emissione, quindi i crediti di Co2 potranno rimanere “in casa”: Altro dato importantissimo, i costi graveranno su chi vedrà decuplicato il valore del proprio terreno a causa della variazione urbanistica, secondo un principio di “equità ambientale”.
Il registro delle emissioni – Adriano Rossi dell’Arpa di Terni ha aggiunto: “Voglio dare il giusto riconoscimento alla Provincia di Perugia per questa proposta di legge, sollecitata anche da diverse imprese che hanno chiesto di creare un collegamento con il proprio territorio. Il registro delle emissioni mette in moto un processo virtuoso e può diventare una leva di sviluppo economico”. Per la funzionaria provinciale Roberta Burzigotti si tratta di un progetto che partendo dall’Umbria guarda lontano, e ha parlato di un bambino tedesco di nome Felix che piantato un milione di alberi in 4 anni, questo per spiegare la nascita di una nuova coscienza ambientalista. Il presidente della commissione deputata all’ambiente Massimiliano Capitani ha poi spiegato l’iter formativo che ha portato alla giornata odierna e Bruno Biagiotti dell’opposizione ha detto che era opportuno affrontare in maniera concreta un problema sotto gli occhi di tutti. Erano presenti anche i consiglieri provinciali Piero Sorcini, Luigi Andreani, Giampiero Fugnanesi, Luca Baldelli, Enrico Bastioli, Laura Zampa, Giampiero Panfili, e Giampiero Rasimelli.