Perugia

Dalla Juventina San Marco al Mundial, Baiocco d’oro ad Antognoni

Consegnato il Baiocco d’oro della città di Perugia a Giancarlo Antognoni, bandiera della fiorentina e campione del mondo con la Nazionale italiana di Bearzot al Mondiale 1982 in Spagna.

Il calciatore, nato a Marsciano, ha ricevuto il riconoscimento dal sindaco Andrea Romizi e dagli assessori Leonardo Varasano, Gabriele Giottoli e Clara Pastorelli.

Antognoni ha iniziato a giocare a calcio a Perugia, militando nelle giovanili della San Marco Juventina, prima di passare alla Primavera del Torino. Poi l’esordio in prima squadra all’Asti, prima del trasferimento alla Fiorentina.

Uno dei più talentuosi numero 10 del calcio italiano, ancora oggi ricordato con grande affetto, “il suo tiro di destro è una frustata e il timbro del suo stile è riconoscibile proprio nella potenza e nella bellezza del suo calcio” recita l’enciclopedia Treccani, che lo definisce un talento naturale dalla classe unica. 

Antognoni: “Quando qui giocavo in piazza…”

“Qui è iniziato il mio percorso – ha dichiarato il campione – mi fa piacere ricevere questo premio. Ho dei ricordi ancora vivi di quando giocavo in piazza Birago e del campo di Prepo. Tutti si viene dalla strada e miei ricordi parlano di semplicità e di rispetto. Il mio punto di riferimento resta Perugia anche se vivo a Firenze.  Sono sempre stato legato alla città anche se venivo da avversario – ha dichiarato Antognoni – due gol li ho fatti a Perugia anche se abbiamo perso. Prima di venire qui  sono tornato a vedere i miei luoghi d’infanzia e mi sono commosso, sono contento della mia vita e ringrazio tutti per questo premio”.

Per l’assessore Varsano, questa cerimonia è stata una resistituzione della città ad un campione che qui ha passato la sua giovinezza. “La cerimonia – ha dichiarato – avviene oggi non casualmente. In quest’anno corrono i 40 anni dal mondiale spagnolo dove Antognoni vinse giocando con la nazionale italiana. E spiace non vedere l’Italia oggi in Qatar”.

L’assessore Giottoli ha ricordato il legame profondo che lega la città e piazza Birago ad Antognoni. “Antognoni andava a scuola qui dove oggi abito io – ha dichiarato Giottoli – quando militava nella Juventina di Prepo e si allenava nel campetto della Lega Calcio di Prepo, ben diverso da quello di oggi.”

Giottoli ha ricordato anche la presenza del campione alla festa di quartiere Perugia & Friends di questa estate dove Antognoni è stato invitato nella sua piazzetta e dove lo stesso non è mai stato dimenticato dai residenti di via Birago.

Per l’assessore Pastorelli questo è un periodo in cui l’amministrazione comunale ritiene importante dare lustro ai suoi campioni. “I suoi valori – ha dichiarato Pastorelli – sono gli stessi che oggi vogliamo per i giovani della nostra città. Nell’ambito sportivo l’Amministrazione è molto attenta sia all’impiantistica che a veicolare i valori che lei incarna.”

Sono poi intervenuti Michele Di Giannantonio, presidente della Juventina San Marco e Marco Giovagnola consigliere della Federazione Italiana Gioco calcio,  che hanno ribadito l’importanza di questo riconoscimento da parte della città di Perugia ad un campione che ha cominciato a tirare i primi calci ad un pallone proprio in città. 

Mariano Mariano, anche lui giocatore della Juventina San Marco ai tempi di Antognoni ha ricordato la semplicità e la passione del calciatore.

Ha chiuso la cerimonia il Sindaco Romizi con la consegna del Baiocco d’oro affermando che tale riconoscimento viene dal popolo perugino legato ad Antognoni e alla sua storia calcistica.

“ Quando un’amministrazione sceglie di conferire un premio ad una personalità che si è messa in luce non è solo per premiarla ma anche per un arricchimento della città e di noi stessi. Il suo esempio e la sua esperienza possano essere sempre da esempio per tutti noi. Avere dei campioni- ha dichiarato il Sindaco – è un motivo di speranza e fiducia per i nostri giovani. Oggi ringraziamo Antognoni anche per il suo profilo umano.”

E’ venuto a salutare Antognoni alla sala della Vaccara anche il sindaco di Deruta, Michele Toniaccini, che nel pomeriggio aveva accolto il campione nella sua città.