L’allarme è scattato sabato mattina (8 giugno), alle 9.15, prima con un fumo grigio e denso, uscito da una delle ciminiere della cementeria Barbetti di Gubbio, poi con una pioggia di materiale “lanoso” – fiocchi di fibre – depositatosi sui campi circostanti.
L’episodio ha destato non poca preoccupazione tra i residenti e i comitati ambientalisti, che hanno subito avvertito Arpa Carabinieri e Asl per eseguire dei controlli. Da parte sua l’azienda, nel pomeriggio, ha spiegato che si è trattato “un imprevedibile problema tecnico“, che avrebbe comportato “la rottura meccanica di una delle batterie del silenziatore con conseguente perdita di materiale fonoassorbente (i fiocchi di fibre caduti nei campi, ndr) in essa contenuto”.
Gli operatori della cementeria – ha aggiunto l’azienda – hanno poi ridotto al minimo la produzione della linea di cottura allo scopo di verificare l’accaduto. “L’inconveniente è stato risolto in pochi minuti e l’impianto ha ripreso ad operare a regime intorno alle 10.30″.
Sono comunque scattati i controlli dell’Arpa che, nell’attesa di analizzare i materiali, hanno spinto il sindaco di Gubbio Filippo Stirati ad emettere un’ordinanza urgente per imporre alla cementeria Barbetti di “eseguire sopralluoghi approfonditi delle aree interessate dalla ricaduta, rimuovere le fibre trattandole come rifiuto speciale, vigilare sulle parti dell’impianto interessato dal guasto per evitare il ripetersi di un simile episodio” e, infine, è stata “vietata la raccolta di vegetali per consumo umano e animale nelle zona interessate dalla ricaduta“.