E' un plasma ricco di piastrine il gel ricavato dal sangue del paziente con un semplice prelievo che è in grado di cicatrizzare le ulcere cutanee, di risolvere patologie infiammatorie e di stimolare la rigenerazione del tessuto osseo, cartilagineo e muscolare. Questa nuova frontiera della medicina, che sfrutta i fattori di crescita contenuti nelle piastrine, è da oltre un anno realtà presso il Centro Trasfusionale dell'Asl n.3 dell'Umbria.
Il rivoluzionario gel che permette la rigenerazione dei tessuti viene infatti preparato presso il Centro sotto la direzione della dottoressa Antonella Esposito seguendo tutti i protocolli tecnici e normativi trasfusionali per garantire la qualità e la sicurezza del prodotto. Il sangue raccolto da paziente viene processato per ottenere un concentrato di piastrine che, una volta attivato con calcio gluconato, viene somministrato al paziente stesso in forma liquida o sotto forma di gel a seconda dell'applicazione. I fattori di crescita presenti nei granuli piastrinici vengono così rilasciati nei tessuti lesi stimolandone la rigenerazione, riducendo i sintomi dolorosi e favorendo la guarigione.
Il Servizio Trasfusionale collabora con i reparti di Angiologia, Oculistica, Ortopedia e Maxillo-Facciale. La casistica più ampia riguarda i pazienti affetti da patologie traumatiche o degenerative articolari e la tecnica, in questo caso, consiste nell'infiltrazione nella sede della lesione di plasma autologo ricco di piastrine attivato da gluconato di calcio per un ciclo di 4 sedute. I risultati in termini di riduzione dei tempi di trattamento, di riduzione della sintomatologia dolorosa e di recupero funzionale sono davvero sorprendenti. Il Servizio, insieme al reparto di Ortopedia, ha trattato 36 pazienti dall'inizio dell'anno. Questa nuova terapia è stata usata di recente dal dottor Mario Brozzi, responsabile sanitario della Roma, per curare l'infiammazione al ginocchio del calciatore Matteo Ferrari. Anche il dottor Carlo Farneti, della Divisione di Ortopedia dell'Ospedale di Foligno, in collaborazione con il Centro Trasfusionale ha trattato brillantemente il grave infortunio di un giovane calciatore dilettante romano che non solo ha potuto riprendere le normali attività quotidiane, ma anche quella agonistica tanto da essere premiato come miglior calciatore della sua categoria.