Si è concluso nei giorni scorsi il corso di base formativo per “detenuti assistenti alla persona”, un progetto sperimentale sviluppato nella Casa Circondariale di Terni e dedicato alle persone in regime di detenzione, che si è rilevato di grande interesse e di utilità vista l’alta adesione dei partecipanti.
Già dal 2015 il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), aveva analizzato il tema della condizione di disabilità motoria nell’ambiente penitenziario e, nel rispetto dell’art. 3 della Commissione Europea per la salvaguardia dei Diritti Umani, dell’art.15 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e della sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo, ha affrontato le questioni relative all’accessibilità delle strutture, alla presa in carico delle persone con disabilità attraverso un programma di trattamento rieducativo individualizzato, all’assistenza sanitaria e alla formazione di altri detenuti al lavoro di caregiver sul modello di quello familiare
Sulla scorta di questo impegno, la Casa Circondariale di Terni, in collaborazione con l’Azienda Umbria 2 Servizio Formazione ha organizzato il corso per detenuti assistenti alla persona, curato dalla psicologa dott.ssa Morena Bellanca in collaborazione con il responsabile medico della struttura dr. Antonio Marozzo il coordinatore infermieristico dott. David De Santis.
Al corso formativo, in qualità di docenti, hanno preso parte inoltre la dr.ssa Sonia Biscontini, direttore del dipartimento delle Dipendenze e il dr. Angelo Trequattrini, responsabile del SPDC, Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Terni, con l’obiettivo di garantire il sostegno ai detenuti con disagi fisici e psichici.
I disabili in carcere con patologie e limitazioni sono assistiti, come tutte le altre persone ristrette, dalla Struttura Interna del Servizio Sanitario Nazionale e il corso appena concluso si propone di creare le condizioni idonee affinché queste persone possano vivere una vita decorosa in istituto.
Il progetto formativo, infatti, ha avuto come scopo quello di colmare tale lacuna formando i detenuti caregivers attraverso lo scambio di nozioni teoriche e pratiche in materia di primo soccorso al paziente acuto, primo soccorso al soggetto in arresto cardiaco, igiene della persona, dei luoghi e degli alimenti, modalità di relazione, assistenza nella mobilizzazione del soggetto con minorazione fisica, assistenza alla persona con problematiche psichiche e dipendenze.
Si è inteso trasmettere ai partecipanti conoscenze di base per il supporto “assistenziale” alla persona, da impiegare all’interno del carcere e, in prospettiva futura nella vita quotidiana.
Tale progetto, fortemente voluto dal direttore della struttura penitenziaria Ternana dr.ssa Chiara Pellegrini e dal direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Imolo Fiaschini, potrà valorizzare il potenziale dei detenuti in quanto persone e trasformare il tempo della detenzione in qualcosa di significativo ed utile per sé e per l’altro, in modo che non sia tempo “sospeso”, ma tempo vissuto attraverso esperienze che possano consentire il recupero di abilità sociali oltre che dare una risposta concreta alle esigenze organizzative dell’Istituto. Dunque non solo formazione e assistenza ma anche uno strumento in più per incentivare la solidarietà dietro le sbarre.