L’anticipazione sono state 2 orme giganti di 100 metri quadri in vero prato che da sabato 10 settembre sono comparse misteriosamente in Piazza IV Novembre a Perugia e in Piazza Tacito a Terni. Una comunicazione innovativa, di forte impatto, ma anche simbolica – grandi passi verso uno stile di vita più ecosostenibile – che ha fatto da prologo al debutto del Progetto Green Code: una settimana di iniziative che dal 12 al 18 settembre coinvolgono centinaia di imprese di Perugia e Terni per affermare il ruolo “educativo” delle attività del terziario nel promuovere comportamenti corretti sotto il profilo ambientale.Il progetto – realizzato da Confcommercio e Confesercenti dell’Umbria, finanziato dalla Regione dell’Umbria – Assessorato all’Ambiente, con il contributo dei Comuni di Perugia e Terni, delle Camere di commercio di Perugia e di Terni, e il supporto operativo delle organizzazioni territoriali di Perugia e Terni – è la concreta declinazione del protocollo d’intesa sottoscritto dalle stesse organizzazioni e dalla Regione, il 20 luglio scorso, con l’obiettivo di divulgare la cultura della prevenzione nella produzione dei rifiuti, anche attraverso la promozione e la diffusione dell'uso di sacchetti riutilizzabili o biodegradabili.
Come hanno spiegato in una conferenza stampa a Perugia il presidente della Confcommercio Umbria Aldo Amoni, di Confesercenti Umbria Sandro Gulino, il vice presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio Simone Pastorelli, dal 12 al 18 settembre, 109 tra imprese commerciali e pubblici esercizi di Perugia (zona Centro storico, Elce, via dei Filosofi, via XX Settembre) e 77 di Terni (centro storico e strade limitrofe) sono coinvolte nell’iniziativa secondo 3 diverse modalità:
– le imprese del settore alimentare, macellerie, panetterie, ortofrutta, pescherie (16 a Perugia e 31 Terni, nella aree interessate) distribuiranno gratuitamente ai propri clienti 6.000 shopper riutilizzabili, con il logo Green Code, un codice a barre fiorito – ideato per l’occasione – simbolo del progetto e del pieno coinvolgimento delle imprese del terziario per uno sviluppo e uno stile di vita eco-sostenibile;
– i pubblici esercizi aderenti serviranno ai propri clienti pietanze e bevande all’insegna del colore e di uno stile di vita “verde”;
– le attività commerciali (abbigliamento, etc.), in maniera liberamente creativa, si presenteranno ai propri clienti con una vetrina “green”, dunque ispirata anch’essa al verde, all’ecologia, alla limitazione nella produzione dei rifiuti, e parteciperanno così ad un Concorso Vetrine: 2 giurie (una per Perugia e una per Terni), costituite da rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti e da una esperta di vetrinistica, le esaminerà decretando una classifica con il 1° – 2° e 3° classificato.
Tutte le tipologie di attività aderenti – che esporranno una apposita locandina che le renderà riconoscibili – distribuiranno alla clientela cartoline informative con suggerimenti utili per comportamenti “ecologici” e segnalibri Green Code.
All’iniziativa è dedicato anche un sito www.greencodeconfcommercio.it, nel quale sono riportate, tra l’altro, tutte le attività aderenti.
Il programma di iniziative prevede, inoltre, per mercoledì 14 settembre, a partire dalle ore 9.00, presso la Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia, un convegno sul tema: “Terziario-Green revolution”, a cui parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Confcommercio dell’Umbria Aldo Amoni, l’assessore regionale all’Ambiente Silvano Rometti, il presidente dell’Anci Wladimiro Boccali, l’assessore all’ambiente del Comune di Perugia Lorena Pesaresi, l’assessore alla Gestione ambientale della Provincia di Perugia Roberto Bertini e in cui si farà il punto sulle tante questioni che, in termini di rifiuti e ambiente, interessano le imprese del commercio, turismo e servizi.
“Le attività del terziario – ha sottolineato in conferenza stampa il presidente della Confcommercio Umbria Aldo Amoni – svolgono un insostituibile ruolo di collegamento e comunicazione con i cittadini: con questo progetto intendiamo comunicare “valori”, sensibilizzando ai temi dell’uso degli shoppers riutilizzabili, dei rifiuti (contenimento, prevenzione, differenziazione, ecc.) e dei comportamenti eco-sostenibili in genere. Una corretta gestione dei rifiuti rappresenta un elemento qualificante del territorio e, più in generale, un ambiente ben conservato – sia rurale che urbano – costituisce un fattore di produzione positivo per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi, che svolgono la propria attività nel territorio. E’ la prima volta – ha proseguito – che organizzazioni di categoria del terziario si fanno promotrici di azioni come queste, e ringraziamo molto la Regione del fondamentale appoggio che ci ha dato, così come ringraziamo gli altri enti – Comune di Perugia e Terni, Camera di commercio di Perugia, Soprintendenza – che hanno contribuito a renderlo possibile. Certamente siamo solo all’inizio, e le risorse limitate ci hanno obbligato a circoscrivere il progetto ad alcune aree e a sole due città, puntando al massimo sugli aspetti di comunicazione per moltiplicarne in maniera esponenziale gli effetti. Ma vogliamo proseguire su questa strada, soprattutto perché la risposta delle imprese è stata più che positiva, per non dire entusiastica: tutte hanno aderito a questa prima edizione di Green Code con convinzione, vivendola come una iniziativa non solo dai forti contenuti etici, ma anche come un vero evento capace di richiamare l’attenzione sul centro storico e le zone limitrofe”.
“Quello della tutela dell’ambiente – ha aggiunto il presidente di Confesercenti Umbria Sandro Gulino – è un tema importantissimo sul quale anche le associazioni di categoria dovranno sempre di più impegnarsi nei prossimi anni e non solo da un punto di vista della gestione delle pratiche di smaltimento o corretto stoccaggio dei rifiuti. Questa iniziativa ne è la riprova. Le associazioni dovranno avere un fortissimo ruolo di educazione e di sensibilizzazione nei confronti delle imprese e nei confronti dei consumatori.
Una gran parte del futuro della nostra regione si baserà proprio sulla raccolta differenziata; come Confesercenti speriamo che questa possa essere la prima di una lunga serie di iniziative sul tema della difesa dell’ambiente da poter realizzare insieme alla Regione Umbria”
L’ideatore del progetto creativo di Green Code è Simone Pastorelli, vice presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio e titolare dell’agenzia di comunicazione Fattoria Creativa: “Con la creazione di un vero e proprio brand, ispirato al codice a barre, tipicamente riconducibile al mondo del commercio – ha spiegato – abbiano voluto evidenziare come le associazioni del terziario oggi vogliano essere protagoniste dei concetti – sempre più socialmente permeanti – di attenzione ambientale e consumo critico, essere soggetti attivi di un mutamento in atto e ormai irreversibile, che influenza profondamente anche le scelte di acquisto. Il vecchio modello di sviluppo che, dietro la promessa di benessere a tutti i costi, poteva indurre anche a sacrificare alcuni valori ambientali, è esploso in una crisi economica disastrosa, e nella sua lungimiranza il consumatore risponde con una più forte propensione al risparmio e alla responsabilità sociale ed ambientale. La comunicazione dell’iniziativa, oltre ad essere veicolata attraverso gli strumenti classici, sfrutta in maniera massiccia i canali tipici del social media marketing. In particolare l’installazione delle grandi impronte in prato rappresenta il più importante esempio di non conventional marketing mai realizzato nella nostra regione. Un modo innovativo di suscitare curiosità e catturare attenzione. In questo momento migliaia di foto con i piedoni vicino alle 2 fontane umbre stanno facendo il giro del mondo veicolate dalle pagine facebook dei tanti curiosi che non sono riusciti a resistere alla tentazione di farsi uno scatto sopra questo pezzo di verde nel centro storico della città”.