di Cesare Sassolini (*)
Da un anno in città manca qualcosa: la Biblioteca. Molti tifernati, soprattutto studenti e studiosi, ne sentono la mancanza e, per la consultazione di apposito materiale, sono costretti a ricerche fuori sede. Ai cittadini, in primis a chi studia, era stata promessa una Biblioteca di ultima generazione allestita all’interno di uno dei più bei palazzi della città, restaurato ad hoc per diventare la nuova Biblioteca di Città di Castello. Progetto che risale agli anni Novanta, quando la Regione Umbria e l’amministrazione comunale finanziarono il primo dei tre stralci per il restauro, il recupero ed il consolidamento di Palazzo Vitelli a San Giacomo. I lavori iniziarono nel settembre 1999.
Esattamente un anno fa, il 16 giugno 2014, il sindaco Luciano Bacchetta e il suo vice con delega alla Cultura, Michele Bettarelli, annunciarono l’inizio delle grandi manovre con la sospensione del prestito degli oltre 40mila volumi disponibili alla consultazione presso la vecchia sede della biblioteca in via delle Giulianelle. In quell’occasione spiegarono le tappe che avrebbero portato, nei primi mesi del 2015, all’inaugurazione del “Palazzo della Cultura”. Secondo la tabella di marcia a fine agosto (2014) sarebbe stato riconsegnato il cantiere; a settembre sarebbe stato presentato il progetto che ruota intorno a Palazzo Vitelli a San Giacomo ed infine, il 13 novembre 2014, giorno di San Florido, sarebbe stato restituito ai tifernati il bene monumentale. La Biblioteca sarebbe entrata a pieno regime nei primi mesi del 2015.
A pochi giorni dalla restituzione, il 7 novembre 2014, con una nota l’amministrazione informò che la cerimonia di riconsegna alla città del Palazzo era stata annullata: ne è nato un contenzioso con le maestranze che vi hanno lavorato. A giugno 2015 in città manca la biblioteca ed oggi si parla di una “sede temporanea” da allestire in centro in attesa di risolvere la situazione a San Giacomo. Ad oggi ci sono solo notizie frammentarie e confusionarie sulla reale situazione che ruota attorno alla “Cittadella della Cultura”. Con la presente interrogazione chiedo di sapere quali sono i motivi che impediscono l’apertura della nuova sede e sul contenzioso in atto con le maestranze che in quel luogo hanno lavorato.
PREMESSO CHE
tutto quanto sopra premesso si chiede di conoscere
Si chiede che la presente interrogazione urgente sia iscritta all’O.d.G. della prossima convocazione del Consiglio Comunale e che sia fornita risposta scritta.
(*) Capogruppo ‘Polo Tifernate’