La USL Umbria 1 amplia la rete dei servizi per i disturbi alimentari e per venire incontro alla domanda di cura dell’Alta Valle del Tevere e dell’Alto Chiascio, attiva un servizio ambulatoriale specialistico presso il Centro di Salute di Umbertide che sarà operativo dal 9 settembre. Il servizio, coordinato dal Distretto dell’Alta Valle del Tevere in stretta sinergia con il Dipartimento di Salute Mentale e i Servizi di Età Evolutiva di Città di Castello e di Gubbio, sarà aperto tre giorni alla settimana e si avvarrà del contributo professionale di una equipe multidisciplinare composta da psicologi, psichiatri, dietisti, infermieri, tecnici della riabilitazione, nutrizionisti ed endocrinologi, sotto la direzione medica di Laura Dalla Ragione.
“Nel corso della presentazione delle linee guida regionali sui disturbi del comportamento alimentare che si è svolta lo scorso 10 luglio a Perugia – spiega la dottoressa Laura Dalla Ragione, direttrice dei tre centri umbri dedicati al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare – è stato messo in evidenza come la patologia sia presente ed in costante aumento in tutto il territorio umbro, con un ulteriore abbassamento dell’età di esordio di anoressia e bulimia (anche su bambine di 8-10 anni), un interessamento della fascia di popolazione maschile e un aumento dell’obesità infantile e adolescenziale. E’ stato inoltre sottolineato come la prognosi di tali disturbi dipenda fondamentalmente da due fattori: la precocità della presa in carico e la continuità assistenziale”.
Il servizio offre una prima valutazione e una presa in carico integrata, che consentirà l’intercettazione dei bisogni soprattutto dei pazienti più giovani. Saranno effettuate terapie specializzate, individuali e di gruppo, attraverso progetti terapeutici personalizzati: terapie di gruppo psicologiche e nutrizionali, terapia dello specchio, Bioimpedenziometria, psicoterapie e pianificazione nutrizionale.
“La nostra azienda può vantare una rete di servizi per i disturbi alimentari che, per bacino di utenza e modello organizzativo, – precisa il direttore generale Giuseppe Legato – rappresenta un’eccellenza in Italia ed è stata presa come esempio anche all’estero. Con la riorganizzazione della rete assistenziale dei disturbi alimentari, che ad oggi comprende il centro di Palazzo Francisci di Todi, che gestisce anche il Numero Verde Nazionale, il centro diurno Nido delle Rondini sempre a Todi e il Centro DAI a Città della Pieve, i servizi saranno estesi a Umbertide per coprire ai bisogni di tutta l’Alta Umbria”.
“La cosa fondamentale che dobbiamo garantire – prosegue Legato – è la continuità assistenziale dei cittadini e la possibilità di accedere a tutti i livelli di assistenza (ambulatorio, day hospital, residenza e semiresidenza) con facilità e appropriatezza. Successivamente provvederemo ad attivare anche un Day Service dedicato ai disturbi alimentari presso il reparto di medicina dell’ospedale di Umbertide, per completare la valutazione clinica di queste insidiose patologie e per consentire un attento monitoraggio delle condizioni generali delle giovani pazienti”.
Una particolare attenzione sarà dedicata al lavoro con le famiglie, punto fondamentale del trattamento, con l’attivazione di gruppi settimanali di ascolto e supporto, a cura della associazione dei familiari e pazienti “Mifidodite”.
I numeri – Considerati come una vera e propria epidemia sociale, in Italia i disturbi del comportamento alimentare colpiscono circa 3milioni di persone. In Umbria sono 15mila le persone affette da anoressia, bulimia o disturbo da alimentazione incontrollata. L’età si abbassa anche al di sotto dei 10anni e comincia ad alzarsi sopra i 40, colpendo anche soggetti di sesso maschile, vera novità nell’evoluzione storica della patologia.