Dal 3 marzo all'11 giugno alla Galleria nazionale dell'Umbria 70 opere del "meglio maestro d'Italia" da tutto il mondo
Dal 3 marzo all’11 giugno la Galleria nazionale dell’Umbria ospiterà una settantina di opere del Perugino antecedenti al 1504, anno che segna il culmine della carriera del Vannuccio, con la Crocifissione della Cappella Chigi, la Lotta fra Amore e Castità e Lo Sposalizio della Vergine. Opera, quest’ultima, commissionata per la Cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, ora al Musée des Beaux-Arts di Caen, in Francia.
“Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo” è il titolo scelto per la mostra che celebra i 500 anni dalla morte di Pietro Vannucci. E che riprende la definizione (“il meglio maestro d’Italia”) scritta in una lettera del 1500 da Agostino Chigi.
La mostra è curata dal direttore della Galleria nazionale dell’Umbria, Marco Pierini, e dalla conservatrice del museo, Veruska Picchiarelli.
Le opere del Perugino arriveranno a Perugia dal Louvre di Parii, dagli Uffizi di Firenze, dalla National Gallery di Londra, dalla Gemaeldegalerie di Berlino e dagli Stati Uniti. Musei che, nel nome del Perugino, potranno diventare partner della stessa Galleria nazionale dell’Umbria.
Per l’occasione sarà ricomposto a Perugia anche il Polittico della Certosa di Pavia.
A presentare l’evento, Ilaria Borletti Buitoni, presidente del Comitato ministeriale per le celebrazioni dell’anniversario del Perugino; Vincenzo Ansidei di Catrano, rettore del Nobile Collegio del Cambio; il sindaco di Perugia, Andrea Romizi.