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Da Città di Castello al Guggenheim (e viceversa), Centenario Burri entra nel vivo

Ormai ci siamo. Il centenario di Alberto Burri entra nel vivo. Dopo i grandi appuntamenti in Valtiberina e in tutta la nazione, da Au rendez-vous des amis agli “incontri-confronti” con Piero della Francesca e Luca Signorelli, dalle mostre del Museo Riso di Palermo e di Pistoia, fino alla riconsegna alla città di Milano del restaurato Teatro Continuo, il 9 Ottobre 2015 avrà finalmente luogo l’apertura della mostra antologica retrospettiva delle opere del Maestro tifernate al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, a cura di Emily Braun. La mostra, con oltre 100 opere, è la più ampia ed esauriente mai realizzata negli USA da un museo di arte contemporanea. Per tale importante avvenimento sono state scelte opere molto significative dei maggiori cicli della pittura di Burri, concesse da istituzioni museali e collezioni private americane ed europee, nonché dalla stessa Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello.

Anche il primo cittadino tifernate Luciano Bacchetta parteciperà, insieme al vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli, all’inaugurazione della mostra americana. A questo proposito ha annunciato un’importante anticipazione: “La presenza del sindaco, doverosa ed economicamente sostenuta dalla Fondazione, sarà anche finalizzata a definire date e modalità dell’allestimento della mostra, la stessa del Guggeheim, a Città di Castello presso gli ex seccatoi, nei primi mesi del 2016. Si tratta di un evento che i critici considerato senza eguali in fatto di arte contemporanea e di uno dei punti qualificanti del programma del Centenario. Al ritorno sarà mia premura riferire su quanto concordato a vantaggio della città e dell’opera di Alberto Burri”.

Imminenti anche altri due importanti eventi: il prossimo 17 ottobre verrà infatti inaugurato il restaurato Cretto di Gibellina mentre il 20 e 21 novembre avrà luogo, a Perugia, il convegno internazionale “Materia, Forma e Spazio nella pittura di Alberto Burri”, dove parteciperanno studiosi e critici che nel tempo e più recentemente hanno svolto un’azione di rilettura dell’opera del Maestro.

La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, infine, ha anche annunciato la prossima uscita del nuovo Catalogo Generale delle Opere. L’opera editoriale, promossa e curata direttamente dalla stessa Fondazione, presso cui è attivo l’Archivio Burri, è stata concepita in 6 volumi e 2 distinte edizioni, una in lingua italiana e l’altra in inglese. L’intera opera documenta il lavoro del Maestro mediante tavole a colori delle opere accompagnate da schede tecniche scientifiche, da saggi originali di carattere storico, critico ed estetico, presenti in ciascun volume. Frutto dell’incessante opera di studio e archiviazione che la Fondazione svolge da più di trent’anni, il Catalogo Generale si propone come un esauriente strumento di studio e ricerca che per la prima volta abbraccia la totalità della produzione artistica di Alberto Burri dal 1945 al 1995, data della sua morte.