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Cure Palliative, 47 i malati terminali presi in carico dal servizio di assistenza domiciliare

L’assistenza domiciliare integrata costituisce un indicatore di qualità assistenziale estremamente importante per i malati di cancro.
La realtà sanitaria italiana evidenzia, come in zone territoriali adeguatamente dotate di strutture sanitarie domiciliari, la percentuale di decessi a domicilio tra i pazienti si è ormai saldamente stabilizzata nell'ordine dell'85%, mentre in territori ove non sono presenti Unità di Cure Palliative e Assistenza Domiciliare, la percentuale di pazienti oncologici che decedono a domicilio è pari al 44%.
Umbertide e l'Alta Valle del Tevere vantano una spiccata cultura nelle Cure Palliative, l'insieme degli interventi terapeutici e assistenziali rivolti ai malati terminali e alle loro famiglie. Lo dimostrano i numeri dell'attività svolta dal Servizio di Assistenza domiciliare del Centro Salute di Umbertide, in collaborazione convenzionata con i professionisti messi a disposizione dal Comitato locale AUCC, infermieri, psico-oncologi, addetti al trasporto dei pazienti oncologici presso i centri di diagnosi e terapia, che offrono assistenza domiciliare gratuita 24 ore su 24 7 giorni su 7, festivi compresi. 365 giorni l’anno un punto di riferimento fondamentale per i malati di cancro e le loro famiglie nei quattro comuni ricadenti nell’area del Centro Salute. Un’integrazione totale tra pubblico e privato che consente di assistere i pazienti con patologia oncologica in sinergia con i medici di famiglia e con i sanitari del Centro Salute.
Dal 1° gennaio al 15 novembre 2013 sono stati 47 i pazienti terminali presi in carico dall'equipe dell'assistenza domiciliare, composta da infermieri, medico palliativista del Servizio di Assistenza domiciliare del Centro Salute, dal personale Aucc e medico di medicina generale. Si tratta della quasi totalità dei malati terminali, stimati, sulla popolazione coperta dal servizio, intorno alle 50-60 unità all'anno. 41 sono i pazienti deceduti, di cui 37 al proprio domicilio, pari al 90,25%, indicatore di un'eccellente assistenza al malato e di un'ottima assistenza/supporto ai familiari durante tutta la fase della terminalità.
Per giungere a questi significativi risultati, l'impegno nell'individuazione e nella gestione dei bisogni del malato terminale è stato, nel corso degli anni, continuo e non privo di difficoltà. Il progetto di offrire assistenza domiciliare alle persone malate di cancro in fase avanzata è nato, grazie all’apporto sinergico tra volontariato e sistema sanitario, da un'attenta analisi dei problemi legati alla malattia oncologica terminale e al suo impatto umano, oltre che medico. La ricerca della qualità dell'intervento ha assunto sempre maggiore importanza divenendo prioritaria rispetto al criterio quantitativo: si è compreso il limite implicito nel perseguire a qualunque costo, fisico, psichico e morale, la sopravvivenza del paziente. Prendersi cura della persona, prima ancora che del malato, e dei suoi sintomi; privilegiare la qualità della sua vita nei giorni della sofferenza è diventato, nella professione degli operatori sanitari a domicilio, un dovere e un obiettivo per ottimizzare il proprio lavoro.
Per raggiungere questo obiettivo l'equipe procede ad una presa in carico globale del malato fin dall’inizio del percorso di malattia, mediante un approccio multidisciplinare realizzato attraverso la collaborazione fra operatori sanitari, paziente e familiari. In questa prospettiva, l’equipe di Assistenza Domiciliare dall’inizio dell’anno ad oggi, ha gestito oltre 140 pazienti. Tutto ciò è stato possibile ed è possibile grazie all’importante contributo economico che ha fornito e fornisce l’Aucc Comitato di Umbertide con quattro infermieri e i mezzi messi a loro disposizione.

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