La decisione della Sezione disciplinare per la mole di arretrati accumulata dal magistrato al Tribunale di sorveglianza di Perugia
Sospeso senza stipendio il magistrato del Tribunale di sorveglianza di Perugia, Ernesto Anastasio. Diventato un caso nazionale come il “giudice poeta”, per il fatto di prediligere altre occupazioni artistiche al suo lavoro di amministratore della giustizia. Cosa che gli ha fatto accumulare un arretrato di oltre 800 fascicoli, in parte assegnato ai colleghi, dopo le proteste di avvocati e detenuti.
Per la Sezione disciplinare del Csm il magistrato “sostanzialmente rifiuta il suo lavoro”, cosa che getta discredito sulla magistratura. Da qui la sospensione, anche, si legge nell’ordinanza con cui è stata accolta la sanzione richiesta dalla Procura generale della Cassazione, per non creare ulteriori gravi danni ai diritti dei detenuti e al lavoro del tribunale di sorveglianza di Perugia.