Simone Faggioli – su Norma M20 Fc Zytek – ha vinto la 50esima Cronoscalata della Castellana, l’edizione dei record e del prestigio della classica umbra che a Orvieto ha ospitato per il terzo anno consecutivo la Finale nazionale del Trofeo Italiano Velocità Montagna.
Pieno di emozioni fin dal venerdì per l’evento dell’Asd La Castellana, affiancata dal Comune di Orvieto e da diverse realtà del territorio, quando per la prima volta la cerimonia di presentazione dei finalisti del TIVM è stata organizzata sul palcoscenico più celebre, quello di Piazza Duomo, poi è stato spettacolo e motori rombanti con 229 piloti impegnati e un folto pubblico lungo i 6190 metri del percorso che sulla SS79 unisce San Giorgio a Colonnetta di Prodo: sabato per le prove ufficiali e poi domenica per le attesissime e decisive due gare in programma, trasmesse in diretta streaming da ACI Sport TV (differita televisiva stasera alle 21.00 sullo stesso canale 228 di Sky).
Simone Faggioli, plurititolato della specialità e fresco campione italiano per la 17esima volta, ha vinto la Castellana per la quarta volta in carriera, la terza consecutiva, coprendo le due salite con il tempo totale di 5’38”54 (gara 1 in 2’48”84; gara 2 in 2’49”70). Il crono ottenuto al volante della Norma-Zytek da 3000cc è valso all’asso fiorentino anche il successo nella categoria dei prototipi E2Sc. Sul podio assoluto, Faggioli è stato raggiunto da Franco Caruso, secondo al volante della Nova Proto Np01 di classe 3000 e il migliore fra i finalisti del TIVM (vincitore del Trofeo Italiano in gruppo E2Sc), e dal sorprendente Giancarlo Maroni, terzo assoluto in rimonta al volante della nuova Nova Proto Np01 turbo di classe 2000.
“Sono contento, – è stato il commento di Simone Faggioli – per la mia vittoria e per come è andato questo weekend nel complesso, grazie a un’organizzazione perfetta e una gara bellissima e curata in ogni minimo dettaglio. Dopo la prima prova sabato abbiamo immediatamente indovinato il setup e il prototipo mi dava già una buona fiducia. In gara è uscito un ottimo tempo, fare il record era impossibile perché i cavalli in meno che da regolamento abbiamo rispetto al passato si fanno sentire e quindi siamo più che soddisfatti del lavoro svolto”.
Alle spalle del pilota fiorentino è stata serratissima la lotta per conquistare il podio di Orvieto, con almeno altri 6 piloti in lizza, racchiusi in meno di due secondi al termine di gara 1. Il traguardo finale di gara 2 ha stilato la classifica definitiva a favore di Caruso e Maroni, mentre del quarto posto si è dovuto accontentare Luigi Fazzino, terzo in gara 1 (ma poi superato da Maroni per un solo decimo!) con la prima Osella al traguardo, la Pa2000 turbo. La top-5 è completata dal potentino Achille Lombardi, che sulla Pa21 4C turbo in gara 2 ha sopravanzato il siciliano Samuele Cassibba, sesto con la Nova Proto Np 01 V8 Synergy. Dopo il quarto crono ottenuto nella prima salita, conclude invece settimo assoluto il trentino vincitore del TIVM Nord Diego Degasperi, che sull’Osella Fa30 Zytek nella finale nazionale fa suo il gruppo delle monoposto E2Ss.
In top-10 seguono quindi il sardo Giuseppe Vacca, ottavo con l’Osella Pa30, il rientrante reggino Luca Ligato, nono con la Pa2000 turbo, e il padrone di casa Michele Fattorini, decimo e migliore degli umrbi con la Pa2000 Honda. Rimanendo fra i prototipi, in gruppo CN il ciociaro Alberto Scarafone completa la doppietta e dopo il Campionato Italiano conquista anche la finale del Trofeo Italiano su Osella Pa21 Honda, superando il ragusano Orazio Marinelli (Norma M20 Fc) e l’eugubino Gianni Urbani (Osella Pa21), che in gara 2 supera il tuderte Daniele Filippetti (Ligier Js51) per il podio. Fra le sportscar provenienti dai trofei monomarca, invece, svettano in TM-SC Mirko Sulsenti su Radical Club Sport e in TM-SS Orazio Maccarrone con la Gloria Cp7.
Fra le estreme Silhouette del gruppo E2Sh è il ligure Gianluca Ticci a mettere il sigillo sulla finale al volante della Fiat X1/9, mentre il veneto Michele Ghirardo è secondo su Lotus Exige. Non tradisce le attese di TIVM il gruppo gruppo GT, conquistato dal pugliese Francesco Montagna, riuscito a piazzare la Lamborghini Huracan St Evo davanti al padovano Stefano Artuso, che in rimonta in classe GT Cup supera il rodigino Michele Mancin nel derby veneto e tra Ferrari 458 Challenge Evo. Nel gruppo delle TCR, il bresciano Luca Tosini su Audi Rs3 Lms fa sua la finale TIVM, mentre il campano Giuseppe D’Angelo su Volkswagen Golf è costretto ad alzare anzitempo bandiera bianca. Combattutissimo il gruppo E1, risolto solo in gara 2 a favore di Andrea De Stefani, sulla Renault Clio vincitore in TIVM davanti a Pietro Ragusa (Renault 5 Gtt) ed Ennio Donato (Ford Escort Rs Cosworth); Giuseppe Aragona, invece, esce di strada nelle prime curve con la Golf 7 che cura in proprio ed è costretto al ritiro dopo aver primeggiato in gara 1 e Rosario Alessi (Peugeot 106) è a sua volta rallentato da una toccata anche lui nella seconda salita.
Nelle classiche categorie delle Turismo FIA, in gruppo A-S fa sua la finale Fabrizio Bommartini su Honda Civic, mentre in gruppo N-S domina fin dalle prove e corona con il successo la finale TIVM il toscano di Sansepolcro Lorenzo Mercati con la Mitsubishi Lancer Evo IX. La classe 1600 della categoria ha assegnato al vincitore e giovane driver nisseno di Cst Sport Marco Nicoletti (Peugeot 106) il Memorial Attilio Broccolini, pilota ricordato ogni anno a Orvieto e papà di Deborah Broccolini, in gara su Mini Cooper. La pilota perugina è stata protagonista in Coppa Dame e con il secondo posto di classe tra i finalisti con le auto turbo nella gara delle RS Plus, vinta dal siciliano trapiantato a Vicenza Isidoro Alastra, anche lui su Mini e vincitore TIVM, così come Ivano Cenedese fra le aspirate di classe 2000 con la Renault Clio. Sempre con la vettura francese, ma proveniente dal monomarca, Gianluca De Masi si è imposto in RS Cup e il giovane finalista catanese Francesco Pio Vattiato grazie al secondo posto è il migliore in TIVM.
Nell’affollato gruppo Racing Start, in Rs Turbo la firma è umbra grazie all’under eugubino e figlio d’arte Alessandro Picchi, che su Peugeot 308 Gti precede l’auto gemella del pugliese Angelo Loconte, con il nisseno Salvatore Gioè che invece si distingue tra i finalisti del TIVM su Mini Cooper; fra le RS aspirate, invece, non sbaglia il pugliese neo-campione italiano Cosimo Laghezza sulla Peugeot 106 Gti (malgrado il tentativo di rimonta casalinga di Riccardo Trippini, al top in gara 2 su Honda Civic), mentre per il TIVM svetta al top generale anche di gruppo un altro giovane eugubino, Kristian Fiorucci su 106 Rallye.
Orvieto ospitava anche la gara delle bicilindriche, che dopo le prove ha confermato al vertice il calabrese Mirko Paletta su Fiat 500 Giannini. Come nel 2021, la competizione riservata alle auto storiche premia il plurititolato driver veneto Denny Zardo, autore del miglior crono totale di 6’23”72. Il vincitore del 4. Raggruppamento è stato il più veloce su Giada T118 Bmw e ha preceduto il lucano Antonio Lavieri, che sulla Martini Mk32 Bmw ha da par suo primeggiato nel 5. Raggruppamento, nel quale è stato invece costretto al ritiro per una toccata nel finale di gara 1 il fiorentino Stefano Peroni, che su monoposto gemella era stato il più veloce in prova sabato. Seguono il pisano Piero Lottini con l’Osella Pa9/90 e il papà di Stefano, Giuliano Peroni, che sulla Pa8 si è aggiudicato il 3. Raggruppamento, mentre Francesco Tignonsini (Alfa Romeo Giulia Sprint GT) ha svettato nel primo e l’eugubino Lanfranco Pastorelli (Fiat Giannini 650 Np) nel secondo.
Classifica top-10 50^ Cronoscalata della Castellana: 1. Faggioli (Norma M20 Fc) 5’38”54; 2. Caruso (Nova Proto Np01) +10”55; 3. Maroni (Nova Proto Np01 T) +11”65; 4. Fazzino (Osella Pa2000 T) 11”76; 5. Lombardi (Osella Pa21 4C T) 12”80; 6. Cassibba S. (Nova Proto Np01 V8 Sinergy) 13”25; 7. Degasperi (Osella Fa30) 13”36; 8. Vacca (Osella Pa30) 19”47; 9. Ligato (Osella Pa2000 T) 25”75; 10. Fattorini (Osella Pa2000) 27”04.