Cronaca/resoconto consiglio comunale del 3.3.2011, come visto e seguito direttamente dai banchi (credendo e sperando di fare per quanto possibile un servizio di informazione ai cittadini).
Si chiede scusa sin d'ora per questo lungo resoconto, che si consiglia di leggere a puntate. E' molto lungo per due motivi: 1: Il consiglio è iniziato presto e finito tardi e si sono affrontati diversi argomenti. 2: si sono discusse tre mozioni di Spoleto 5 stelle, e siccome il resoconto è il nostro è normale che gli diamo più spazio. Confidiamo comunque che si tratti di argomenti di interesse generale. Si chiede scusa per errori battitura.
Prima del consiglio c'è alle 14.30 la conferenza dei capigruppo. La presidente del consiglio comunale ci comunica il calendario dei prossimi consigli: il 7, il 10, ed un consiglio mattutino il 17 marzo, per le festività per l'unita' d'Italia. Sara' un consiglio in forma 'aperta' (aperto a interventi di ospiti esterni e senza deliberazioni). Si discute sull'ordine degli interventi e modalità organizzative e procedurali. Vi e' anche la proposta di dedicare il consiglio del 10 al tema del piano di arredo urbano, su cui starebbe lavorando un professionista incaricato dalla giunta. Al riguardo si ricorda che esiste una mozione di spoleto 5 stelle sull'arredo urbano (in attesa dal 15 settembre 2009), che indica anche un iter partecipativo dei cittadini e una commissione che raccolga più esperti, per evitare un piano preconfezionato, portando l'esempio – e gli atti completi – di uno dei comuni virtuosi (Melpignano – Lecce).
Il consiglio, fissato per le ore 16, inizia, stavolta, puntuale. Il presidente ricorda che e' stato indetto un minuto di silenzio per il capitano Massimo Lenzani caduto in Afghanistan e si rende omaggio. Il presidente poi comunica l'ordine delle pratiche concordato durante la conferenza dei capigruppo.
Primi punti all'ordine del giorno sono delle pratiche urbanistiche. Il presidente della commissione urbanistica ne illustra gli aspetti.
1. Approvazione Variante al Piano Attuativo approvato con delibera di C.C. n. 129 del 5 dicembre 2005 proposto da Massaccesi Giacomo e Lombardelli Bruna in Spoleto località Santo Chiodo. La pratica viene approvata, con alcuni astenuti.
2. Approvazione Piano di Recupero di iniziativa privata proposto da Musicori Riziero in Spoleto frazione San Sabino località Croceferro. Si abbatte un vecchio forno da tabacchi in disuso e si eleva un nuovo edificio. Anche questa pratica viene approvata con alcuni astenuti.
3. Approvazione Piano di Recupero proposto da Moriconi Pasquina e Moriconi Luigina in Spoleto frazione San Sabino. Si tratta di baracche condonate. Approvata con alcuni astenuti.
4. Approvazione Piano di recupero di iniziativa privata proposto da Proietti Gianni e Cesarini Alessandra in Spoleto località Pontebari. Si tratta della demolizione di fabbricati esistenti con recupero volumi e cambio di destinazione d'uso a civile abitazione. Profili chiede l'ordine di grandezza dei volumi recuperati ed una breve descrizione. Risponde il tecnico del comune Bordoni che spiega i particolari. Si tratta di un fabbricato di piccole dimensioni di 85 mq. La pratica viene approvata con alcuni astenuti.
Iniziano le comunicazioni su temi liberi.
Militoni comunica aspetti riguardanti l'ospedale ed in particolare il reparto di ostetricia con il nuovo dirigente del servizio solo pro tempore.
Bernelli comunica aspetti in relazione agli orari di apertura del centro storico e di viabilità.
Trippeti segnala il rientro di un nostro concittadino che lavorava in Libia, evacuato dalla marina militare.
Profili segnala come alla Comunita' montana, dove e' consigliere, ha appreso che il sindaco si e' dimesso per dar posto a Cintioli. Protesta perché il consiglio comunale e lo stesso consiglio della Comunita' montana non sono stati informati. Critica anche l'opportunità di tale decisione.
Alleori cita ancora il problema delle case popolari e chiede informazioni sulla destinazione dell'eremo di Sant'Antonio a Monteluco.
Grifoni cita delle voci di popolo sul concorso della VUS, dove ci sono diverse polemiche, e chiede informazioni al riguardo. Ricorda poi la necessita' di monitorare le cd. polveri sottili in viale Marconi. E chiede aggiornamenti circa i beni riportati nella lista dei beni comunali alienabili ai sensi del federalismo demaniale. Chiede poi come mai nulla e' stato comunicato ai consiglieri in merito alla trattativa sindacale per i lavoratori della tipografia Panetto e Petrelli.
Hanke chiede lo stato dei lavori in san Giovanni di Baiano per il sottopassaggio di via Ettore Blasioli. Chiede poi notizie circa il concorso della VUS, riportando, come Grifoni, le polemiche di chi ha protestato, in quanto hanno partecipato migliaia di giovani quando invece lo scopo del concorso si dice essere solo quello di regolarizzare personale già presente nella azienda, ma con contratti atipici. Sottolinea come se così fosse non e' giusto aver creato aspettativa in tantissimi giovani.
De Angelis come delegato del sindaco alla partecipazione informa come ci sia una proposta di modifica del regolamento della consulta comunale (organismo aperto alla partecipazione di cittadini) per assicurare maggiore partecipazione vista anche la scarsa affluenza.
Petrini chiede anche lui informazioni sulle trattative presso la Panetto e Petrelli. Segnala poi come ci siano anomalie e disservizi nella consegna ed effettiva notifica delle cartelle esattoriali.
Parente riporta una segnalazione di cittadini che lamentano la situazione di un fosso molto inquinato da una fogna a cielo aperto. Si tratta del fosso che, scendendo da Morgnano, passa per Maiano, San Brizio (costeggiando per un tratto la strada provinciale Spoleto – La Bruna) per poi virare verso Campello, Trevi e arrivare fino a Casco dell'Acqua – dove si congiunge col torrente Teverone, diventando un affluente del Topino. Questo fosso rimane relativamente pulito, con acque abbastanza limpide, fino al ponte che collega il colle di Maiano con la strada provinciale Tuderte (Spoleto – La Bruna): è qui infatti che c'è una cloaca in cemento armato che immette nel corso d'acqua liquidi putridi rendendo da lì in poi l'acqua di un colore grigiastro e dall'odore nauseabondo. Visto che l'utenza paga anche la depurazione delle acque reflue, i cittadini hanno chiesto un intervento.
L'assessore all'ambiente Lisci si appunta tale richiesta.
Loretoni interviene sulla questione del conflitto in Libia citando come lui ha lavorato in Libia per 12 anni e ricorda di aver conosciuto diversi membri del governo. Dice di conoscere il paese e forse anche le ragioni per cui e' successo il conflitto in corso. Si unisce alle testimonianze di solidarietà per il popolo libico. Dice di avere laggiù molti amici alcuni dei quali non ha più sentito negli ultimi giorni e teme, con commozione, che gli stessi siano scomparsi. Con riferimento all'avvicendamento nella comunita' montana dice che in effetti i cittadini si stanno ritrovando sempre di piu' con un sindaco diverso da quello eletto, avendo acquisito Cintioli quasi tutte le deleghe.
Interviene quindi il sindaco che informa come sia in scadenza l'adempimento della indicazione di designati dal comune per la assemblea della Cassa di Risparmio di Spoleto. Respinge le critiche circa le deleghe effettuate per partecipare in sua vece ai vari enti e spiega come ciò sia normale. Assicura per la Panetto e Petrelli che la stessa Regione vuole assicurare prima la delocalizzazione della azienda e solo dopo il piano attuativo di intervento edilizio.
Cintioli risponde a vari quesiti. A Bernelli per quanto riguarda il posizionamento dei cassonetti VUS sulla carreggiata e sul problema degli orari del contro storico, citando come ci sia stata una seduta delle commissioni anche sulla questione delle strisce blu, alla presenza del comandante dei vigili dott.ssa De Vincenzi e assicura che la commissione continuerà il suo lavoro per risolvere questi aspetti. Ad Alleori risponde che in effetti il comune deve provvedere ad un aggiornamento dell'inventario degli immobili di proprietà, e cercare di reperire risorse per le ristrutturazioni, fermo restando, dice, che non ci sono più i fondi al tempo desianti per le ristrutturazioni post – terremoto. Ad Hanke risponde che la delibera attuativa per il sottopasso di Via Blasioli e' stato approvata solo nel dicembre 2010 e solo ora si sta provvedendo al piano di espropri dei terreni adiacenti per realizzare l'opera.
Si passa quindi alla discussione delle mozioni.
Le prime due sono le mozioni di Spoleto a 5 stelle in attesa da 1 anno e mezzo.
18. Ordine
del giorno presentato dal Consigliere Parente avente ad oggetto: “Stop al consumo di territorio – Adesione campagna nazionale” (Prot. 52231/16.9.09).
(http://www.spoleto5stelle.it/conferenza-stampa-stop-al-consumo-di-territorio-spoletino/)
(http://www.spoleto5stelle.it/stop-al-consumo-di-territorio-spoletino/)
Si chiede la sospensione del piano regolatore vigente per diversi motivi. Parente, cioè io (parlo in terza persona per facilitare la lettura del resoconto, non per imitare Cesare nel De Bello Gallico…, n.d.r.) cita uno studio dell'università dell'Aquila con il WWF che dimostra come dal 1990 ad oggi in Italia sono stati resi edificabili 3,5 milioni di ettari di terreno prima boschivo o agricolo. Si tratta di una superficie grande come il Lazio e l'Abruzzo messi insieme. Tutto ciò a fronte di un incremento demografico minimo. Rapportando l'argomento alla situazione del nostro comune, Spoleto 5 stelle ha già da tempo pubblicato un dossier – ricavato da dati ufficiali ISTAT – dove si dimostra che la popolazione di Spoleto, 39.000 abitanti circa, è la stessa dal 1950 ad oggi. Solo che nel frattempo dove c'era la campagna ora ci sono case, capannoni, insediamenti ed opere, spesso senza una reale necessità. Ed il comune usa anche la tecnica dell'aumento delle zone edificabili per aumentare l'ICI, con le pesanti polemiche emerse nei mesi scorsi. La mozione chiede quindi di censire l'intero patrimonio edilizio esistente, individuando in particolare l'esatta situazione relativa ad abitazioni e capannoni non occupati e, sulla base di quei dati (misurati in termini di abitazioni vuote, capannoni, uffici e negozi non occupati da attività e comprovati da effettivi consumi energetici), riconsiderare ogni tipo di pianificazione futura. Chiede quindi di attivare ogni iniziativa utile per aderire alla campagna nazionale “Stop al Consumo di Territorio” http://www.stopalconsumoditerritorio.it/, – per arrivare alla revisione e all'azzeramento del piano regolatore. In ogni caso chiede alla Giunta di impegnarsi per attuare almeno un intervento all'anno di mascheramento di strutture di propria proprietà con l'impiego di elementi naturali (piante e arbusti).
Parente spiega come tutto ciò non significa penalizzare le imprese del settore dell'edilizia, essendo le imprese locali specializzate o specializzande in opere di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici, settore che anzi sarebbe rilanciato con un PRG di tipo conservativo, tanto è vero che gli interventi di nuove costruzioni, anche di grandi opere pubbliche (come le scale mobili) hanno favorito più che altro solo imprese di fuori regione (soprattutto campane).
Interviene quindi l'assessore all'urbanistica Cerasini spiegando come il piano regolatore vigente era stato pensato nel 2003 quando la situazione era ben diversa: vi era sviluppo, fondi per ristrutturazioni edilizie, e c'era una flessione demografica in aumento. L'allora sindaco prevedeva una città e servizi per 50.000 abitanti. Ora invece nessuno investe più, ed in il consumo del suolo è uno degli aspetti più importanti e delicati, regolato anche dalla Provincia. Si e' provato a chiedere una revisione in ribasso del PRG ma in provincia hanno risposto che si dovrebbe rifare da capo il piano regolatore. Si è cercato di trovare un altra soluzione anche con Legambiente (sulla base di una proposta di Legambiente Lombardia): delle convenzioni tra comuni e cittadini in cui questi ultimi si impegnano – se proprietari di terreni edificabili – a non costruire per alcuni anni in cambio di sgravi fiscali. Anche tale procedura però non è praticabile ai sensi delle norme vigenti. In sostanza l'assessore riconosce che le scelte di dieci anni fa si sono rivelate sbagliate. E sottolinea come lo stesso strumento del Piano Regolatore (di approvazione lenta e laboriosa) sia anacronistico e vada sostituito con un sistema di gestione del territorio più moderno e flessibile. Sostiene comunque come la cd. perequazione (http://it.wikipedia.org/wiki/Perequazione_(urbanistica) che tende in parole povere ad accorpare la localizzazione dei lotti ove edificare, tende alla salvaguardia consumo suolo, e ad essa si è fatto ampio ricorso nel Piano Regolatore Generale (PRG questa è la sigla) di Spoleto. Auspica e si impegna affinché nelle pianificazioni future si vada sempre pi in questa direzione, fermo restando che giudica il piano regolatore uno strumento anacronistico.
Trippetti, quale capogruppo del PD, interviene sostenendo di apprezzare molto i contenuti della mozione, ritenendo che infatti sia necessario un censimento del patrimonio edilizio esistente, ed interventi di mascheramento con verde ed alberi in alcune zone. Si dichiara d'accordo con l'assessore Cerasini nel ritenere che il PRG è sovradimensionato. Prende atto però, anche se non lo ritiene giusto, che non si può tornare indietro e non si può modificare il piano con singole varianti in riduzione. Ritiene quindi di non poter votare a favore della mozione in quanto in essa si chiede una sospensione del PRG.
Profili interviene contestando come tali autocritiche provengano dalla stessa maggioranza che ha approvato il PRG nel 2008! Prende atto delle dichiarazioni favorevoli e concilianti della maggioranza ma allora chiede che tale mozione sia spunto per rivedere in ogni caso il PRG.
Si passa alle dichiarazioni di voto.
Parente obietta che l'assessore non ha detto che è impossibile rimettere mano al PRG, solo che è laborioso e lungo come lavoro: ma le opere in cemento armato hanno una durata ed un impatto sul suolo di millenni, e quindi ben venga iniziare una revisione, anche se ci volessero anni.
Loretoni si dichiara a favore della mozione ed accoglie comunque con piacere le parole del capogruppo del PD Trippetti che si dichiara pronto a collaborare.
Grifoni è favorevole anche se su alcuni punti non è perfettamente concorde: sulla maggioranza dei punti dichiara pieno assenso. Le cose positive superano di gran lunga quelle negative. Però dice che è necessario un punto di equilibrio: ad esempio le grandi opere viarie pubbliche contribuiscono a portare turismo, così come il rispetto del paesaggio.
Trippetti ripete che forse il nostro PRG e' il migliore dell'Umbria. Si dichiara però d'accordo al 75% sui contenuti della mozione. Ma non accetta la sospensione e quindi annuncia il voto contrario.
Petrini si dice amareggiato se il PD si dichiara d'accordo ma poi vota contro. Chiede che in futuro il PRG non sia oggetto di campagna elettorale. Si dice favorevole alla mozione.
Profili si dice favorevole anche se ci sono aspetti non condivisibili perché blocco tour court del prg comporterebbe problemi. Rinnova l'auspicio a collaborare con la maggioranza per revisionare il piano.
La mozione e' respinta con 16 voti contrari e 8 favorevoli.
Si passa al punto successivo, anche esso in attesa da 18 mesi.
19. Ordine del giorno presentato dal Consigliere Parente e altri (tutti i 12 consiglieri di minoranza e 3 della maggioranza: Tosti, Pompili e De Angelis, n.d.r.) avente ad oggetto: “Piano del colore e dell'arredo urbano / Regolamento per la disciplina dell'occupazione temporanea del suolo pubblico (De hors) (Prot. 52236/16.9.09). (http://www.spoleto5stelle.it/un-piano-di-decoro-urbanistico-la-premessa-per-ogni-pianificazione/)
Si spiega come anche tale mozione sia accompagnata da allegati ed elaborati molto precisi e concreti: Il Piano Colore e Arredo Urbano Comune di Melpignano (LE), uno dei comuni virtuosi di Italia, ed il Regolamento cd. “dehors” Comune di Bologna. I Dehors sono le pedane, gazebo, etc. ovvero gli elementi mobili e/o smontabili all'aperto di ristoranti, bar, caffè, pizzerie, etc. L'Amministrazione Comunale di Spoleto, quale città storica e d'arte, dovrebbe riservare notevole attenzione verso l'ambiente ed il paesaggio ed, in particolare, verso la tutela e la conservazione del centro storico e di tutto l'abitato circostante. In quest' ottica si rende necessaria ed improcrastinabile la stesura di un “Piano del Colore e dell'Arredo Urbano”, di notevole importanza quale strumento operativo per monitorare e controllare le azioni sul “costruito” del territorio ed includere al suo interno le indicazioni relative al decoro urbano della città. Dotarsi di uno strumento, urbanistico e progettuale insieme, come il piano del colore significa, la possibilità di ripristinare il carattere storico e culturale della città stessa, e di progettarne la conservazione. Tale piano di arredo urbano dovrebbe, pertanto, essere affiancato o integrato (in un unico strumento normativo) con un regolamento che si prefigga l'obiettivo di portare un pò d'ordine nel mondo caotico dei così detti “Dehors”, che attualmente infestano le strade e le piazze della città nella più assoluta anarchia delle forme, colori e materiali passando indifferentemente dallo stile Country allo stile Tirolese. Il regolamento dovrebbe poi stabilire, nel rispetto delle norme prefissate, un concetto di temporaneità (anche annuale) che possa superare, se del caso, il limite di stagionalità, nonché le limitazioni ed i divieti relativi alla possibilità o meno di potere installare le varie tipologie di manufatti nelle strade o piazze di maggiore valenza storico ambientale. Tali previsioni, in una ottica di lungimiranza, saranno, a ben vedere, di beneficio e di utilità anche per gli esercenti e commercianti cittadini.
Ciò, come sottolineato nel corso della discussione, non riservando l'incarico solo ad un professionista esterno, ma coinvolgendo i cittadini, esperti o appassionati, istituendo una commissione di esperti anche composta di semplici cittadini: es. professori di storia dell'arte, rappresentanti delle istituzioni culturali e cittadine (es. Amici di Spoleto, Spoletium, etc. etc.), imprese artigiane storiche, etc.
Parente ripercorre poi durante la discussione alcuni concetti citati e sottolineati da Bruno Toscano nel libro Spoleto in Pietre, anzi proprio nella introduzione del libro, intitolata Conservazione e Distruzione, passi che vale la pena citare: “Estratti da Bruno Toscano, Spoleto in Pietre – Introduzione: Conservazione e Distruzione – Testimonianze per una storia urbanistica – Ed. Panetto e Petrelli Spoleto 1963. “Per l'uomo medioevale l'intera città, che egli venendo al mondo ha trovato costruita a sua immagine e misura, è infatti anch'essa natura; a suo perfetto agio, egli sente le case, le strade non come accidenti in cui la natura si inibisce e si mortifica ma come altri aspetti di essa. (…) La fonte più abbondante di osservazioni è lo statuto del 1296. Da esso ricaviamo l'esistenza dei partiserii, geometri al servizio del Comune, e del viarius, notaio forestiero che sovrintendeva alla conservazione delle vie urbane e vicinali, cui si affiancavano boni homines che dovevano preoccuparsi delle degna presentazione della città in ogni suo aspetto. Lo statuto contemplava anche un rigido controllo di questi uffici e, per evitare sorprese, non tralasciava neanche di tener d'occhio gli alti ufficiali: ai partiserii, sottoposti a giuramento, erano comminate forti multe in caso di negligenza o fraudolenza, al podestà, ai suoi ufficiali e al camerario era vietato modificare in alcunché lo stato del palazzo comunale. (…)”
E, purtroppo, poi scrive: “rintocca anche per Spoleto l'era prima di un'epoca nuova, quella della totale incomprensione della città per sé stessa: si è chiusa l'era della conservazione, incomincia quella della distruzione”.
Dopo la presentazione della mozione interviene l'assessore all'ambiente Lisci segnalando come i lavori per il piano di arredo urbano stanno avanzando e si sta programmando un incontro partecipativo con la cittadinanza.
Grifoni sottolinea che la richiesta della mozione oltre alla partecipazione è quella di individuare una commissione che affianchi il tecnico preposto. Questo era lo spirito della mozione. Dove c'è la competenza e professionalità non sempre c'è il cuore. Allora sono importanti i momenti partecipativi. Unire la tecnica con il cuore degli spoletini.
De Angelis in effetti dice che è finita l'epoca per le pubbliche amministrazioni di “decidere – annunciare e difendere”, ma per cercare di ottenere qualcosa più condiviso possibile occorre partecipare ed informare prima, mentre si stanno facendo le scelte. Quindi bene la bozza ma occorre condividerla e disposti a modificarla. Traccia la strada della cd. sussidiarietà (quando si può i cittadini decidano da sé, e solo dopo intervenga il comune in caso di loro inerzia o impossibilità, n.d.r.). Conferma il voto favorevole. Ricorda che non c'è solo il centro storico di Spoleto ma anche i numerosi Centri storici di tante frazioni.
Petrini ricorda che aveva presentato una mozione simile con l'allora sindaco Brunini e la mozione aveva avuto cattiva sorte. Basta guardare come erano e come sono ora il viale della stazione e la passeggiata. Sottolinea come regolamentare l'aspetto di gazebo e pedane giova sullo sviluppo del turismo.
Tosti dice che l'amministrazione ha recepito ampliandola anche verso la periferia la proposta del consigliere Parente, al quale va un plauso. Sulla partecipazione auspica che poi questa non sia un freno ed una lungaggine per i tempi tecnici. Annuncia il voto favorevole.
Bernelli fa un plauso alla mozione, dicendo che ha tracciato le linee programmatiche che una amministrazione comunale doveva già da tempo intraprendere, e fa un ringraziamento al vice sindaco Lisci che rassicura sugli intenti della amministrazione comunale. Ricorda comunque che l'amministrazione e' in ritardo e che l'architetto Quondam aveva detto che il piano sarebbe stato pronto in 12 mesi. La Città si trova indietro. E chiede l'attuazione quanto prima.
Loretoni si dichiara soddisfatto che la mozione sia stata firmata anche da alcuni della maggioranza.
Trippetti annuncia il voto favorevole del gruppo del PD, segnale importante per tutto il consiglio comunale e la città. Si dichiara d'accordo sui passaggi della mozione e soddisfatto per l'iniziativa del collega Parente.
Profili annuncia il voto favorevole sostenendo come il piano sia auspicato da tutti.
Petrini dichiara che se la mozione viene approvata all'unanimità la giunta poi deve dare attuazione alla delibera e in tempi molto rapidi e certi. Si può proporre – tramite il sindaco – una modifica della legge regionale che limita i permessi delle pedane esterne ad 8 mesi.
La mozione viene approvata con 20 voti favorevoli e 0 contrari.
Si passa ad una mozione successiva
20. Mozione del Consigliere Petrini avente ad oggetto: “Riduzione emolumenti ai membri dei CdA delle partecipate dal Comune di Spoleto e no a duplicazione di incarichi” (Prot. 54153/24.9.09).
Petrini riconosce che dal momento della presentazione della mozione qualcosa è già cambiato – rispetto al 2009 – tanto e' vero che ci sono state riduzioni e razionalizzazioni. Petrini ritira quindi la mozione perché il Comune ha recepito le modifiche legislative dirette alle riduzione degli emolumenti, ora in linea con le previsioni di legge.
Si passa a
22. Ordine del giorno del Consigliere Profili e altri relativa a problematiche riguardanti opere di urbanizzazione nelle aree di lottizzazione (Prot. 54880/28.9.09).
Manca uno dei firmatari ma la mozione si discute ugualmente. Profili illustra la mozione.
Riguarda le opere di urbanizzazione delle aree lottizzate. La settimana passata si e' discusso in consiglio dei lavori per la zona di san Nicolò ma questi aspetti rigaurdano diverse zone. Il sindaco in campagna elettorale aveva promesso, con tanto di una comunicazione del direttore generale, che vi erano i fondi per la presa in carico delle aree e delle relative opere. Risponde Cintioli dicendo come il consigliere Profili ha messo il dito sulla piaga. Dice che in alcune zone si sta già intervenendo e in altre si spera di farlo prima possibile, prendendo almeno in carico le opere di illuminazione. Il consigliere Trippetti ha capito la validità della mozione e si dichiara contento dell'impegno preso dalla maggioranza e si dichiara soddisfatto perché si mette piccolo tassello nell'interesse dei cittadini. La mozione viene approvata con 15 voti favorevoli e 0 contrari.
Bisogna dire che oggi è uno dei primi giorni in cui la maggioranza accoglie unanimemente le proposte della opposizione.
Si passa a
23. Ordine del giorno presentato dal Consigliere Parente avente ad oggetto: “Porta la sporta – Adesione campagna nazionale sul divieto di utilizzo dei sacchetti di plastica” (Prot. 56555/5.10.09).
Petrini segnala come anche tale mozione sia superata dal provvedimento di divieto preso dal governo. In tal senso intervengono anche i consiglieri De Angelis e Grifoni. Trippetti si dichiara favorevole ma anche lui ritenendola superata.
In effetti dal momento della presentazione della mozione (settembre 2009) il governo ha recepito la direttiva europea per vietare le buste di plastica e favorire l'uso delle cd. “sporte” riusabili.
Parente sostiene che la mozione contiene comunque anche la delibera di adesione alla campagna nazionale, per sensibilizzare i cittadini.
Cintioli propone di rivederla con i capigruppo spuntando le parti superate e riproporla alla prossima seduta.
Si vota il rinvio con 11 favorevoli, 2 astenuti e 2 contrari.
Alle ore 20.10 circa viene rifatto l'appello: presenti Cristofori, Grifoni, Loretoni, Petrini, Parente. Il consiglio viene sciolto.