Tutti assolti anche in appello i tre imputati per il crollo della diga di Montedoglio, avvenuto la sera del 29 dicembre 2010 e che portò all’evacuazione di diverse abitazioni tra Sansepolcro e Città di Castello.
La Corte d’Appello di Firenze, ieri (1 luglio) ha infatti confermato la sentenza di assoluzione di primo grado del 2018 per Diego Zurli e Stefano Cola, allora rispettivamente direttore e ingegnere tecnico dell’Eaut (Ente Acque Umbre Toscane). La procura aveva chiesto 8 mesi per il primo e 16 mesi per il secondo.
La perizia tecnica stilata dall’ingegnere Sossio Del Prete lo scorso aprile, aveva rivelato che il concio della diga era destinato a crollare per un errore di progettazione e costruzione della parete, che avrebbe di fatto “minato in maniera occulta e irreparabile la sicurezza della struttura”.
Responsabilità, dunque, che vedono estranei Zurli e Cola e che, secondo il tribunale aretino, sarebbero attribuibili proprio a chi progettò e costruì l’invaso tra gli anni ’70 e ’90, oggi tutti deceduti. Sembra quindi essere arrivata davvero la parola fine per questa lunga vicenda giudiziaria, durata ben 11 anni.