Efficienza, risposta immediata alle emergenze, ma soprattutto prevenzione. Perché una terra come l’Umbria, ad alto rischio sismico, deve munirsi di tutti gli strumenti necessari per garantire supporto immediato, materiale e psicologico, alle popolazioni e praticare progetti seri e concreti, ascoltando i bisogni di tutti grazie ad un filo rosso con istituzioni locali e nazionali. Parola del presidente della Croce Rossa dell’Umbria, Paolo Scura, che ha voluto raccontare a TuttOggi i prossimi passi che, da qui ai mesi futuri, l’associazione metterà a sistema: dal centro polifunzionale di Foligno, ai palatenda di Norcia e Spoleto.
Si parte dunque con la consegna del Centro regionale polifunzionale della Protezione Civile, che dovrebbe essere terminato per febbraio 2018. 8mila metri quadri di struttura, di cui 160 per una cella frigorifero, 250 di magazzino, 3mila di garage, 1200 di uffici (dove verrà posizionata anche la sala situazione), un grande sala riunioni e una zona per dei posti letto, dove verranno ospitati gli operatori. L’importo complessivo dei lavori è stato di circa 1 milione e 800 mila euro, dei quali circa 500 mila euro messi a disposizione dalla Regione Umbria, a valere sui fondi per la ricostruzione post sisma.
“Non troverò mai il modo di ringraziare la presidente della regione Marini”, ha detto Scura nell’intervista a TuttOggi, il quale ha poi aggiunto: “sono orgoglioso di essere riuscito a sbloccare la situazione per la realizzazione del centro, costruito su un terreno che la Regione ha donato alla Croce Rossa. Grazie anche al delegato tecnico, Fabrizio Comodini. Finalmente la CRI avrà inoltre un centro di formazione per l’emergenza”.
Un elemento, quello della formazione, su cui la CRI vuole puntare moltissimo: “con lo spazio che avremo all’interno del centro polifunzionale di Foligno potremo, ad esempio, organizzare corsi sulla prevenzione e di formazione sul primo soccorso, fino a imparare a montare le nuovissime tende pneumatiche”.
La macchina della Croce Rossa in Umbria risale fino ai luoghi più colpiti dal terremoto del 30 ottobre 2016, dove è intervenuta con oltre 5.500 tra volontari e operatori (4mila dall’Umbria), utilizzando oltre 2000 veicoli, e distribuendo 145.000 pasti e fornendo supporto materiale e psicologico a migliaia di persone. “Siamo sempre i primi ad arrivare e gli ultimi ad andare via”, ci dice con orgoglio Scura. Da quando, fin dopo la forte scossa, la cucina da campo è stata portata dalle Marche all’Umbria, fino all’installazione a Norcia di 11 container per ospitare l’ospedale del centro, e, fino a giugno 2017, con la sistemazione di altri 260 metri quadri di ambulatori a Cascia per la riabilitazione, per la CRI l’obiettivo continua ad essere uno: quello della prevenzione e della risposta al terremoto.
Una risposta che ora può essere data anche grazie alla raccolta dei 20 milioni di euro ottenuti, su scala nazionale, grazie all’istituzione del numero verde della CRI, con un’iniziativa lanciata subito dopo il sisma dello scorso anno. La ratio degli investimenti è stata poi definita destinando maggiori fondi alla regione che ha ricevuto più danni, e dunque le Marche (a cui vengono destinati 7 milioni dei 20), seguita da Umbria, Lazio e Abruzzo (a cui ne vanno 4 ciascuno). Con quei soldi, dunque, verrano finanziati anche i due palatenda di Norcia e Spoleto, che prenderanno il nome di “Pala Croce Rossa”.
Nel dettaglio, le due strutture saranno pronte a trasformarsi in luoghi sicuri dove cittadini e soccorritori possano ritrovarsi in caso di emergenze. Nei progetti saranno quindi previsti spazi capaci di ospitare centinaia di persone con presidi socio-sanitari e la possibilità di allestire posti letto e mense. Anche in quest’ottica, all’interno dei due impianti, il Comitato Regionale Croce Rossa Umbria insieme ai Comitati Territoriali organizzeranno iniziative di sensibilizzazione, corsi formativi e didattici nell’ambito della prevenzione dei disastri e della risposta collettiva ad eventi come il terremoto.
In particolare: il progetto a Norcia verrà gestito interamente dalla CRI, dalla gara d’appalto fino alla realizzazione. A Spoleto, invece, per la ristrutturazione del Palatenda di via Pasquale Laureti verrà indetto un concorso di idee, all’interno del quale avrà parte fondamentale l’ordine degli architetti. A loro l’onore di scegliere la rosa dei progetti che serviranno a rivitalizzare non solo il Palatenda, ma anche il parcheggio antistante ad esso.
E infine resta Assisi, dove insiste la sede del comitato regionale della CRI. “Lì realizzeremo un doppio intervento“, ci dice Paolo Scura, visibilmente emozionato dopo averci raccontato di essere recentemente tornato da Antalya in Turchia, dove Francesco Rocca (ex commissario e presidente nazionale della CRI) è stato eletto a nuovo presidente (primo tra gli italiani) della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. “Ad Assisi, verrà sistemata tutta la struttura, sviluppata su 5 piani, incluse le cucine e i posti letto. Un luogo che potrà ospitare fino a 100 persone. Abbiamo fatto della prevenzione e della lungimiranza le nostre prime parole d’ordine”.
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