Perugia

Critiche dei tifosi sul Curi, il Comune: manutenzione, non tramonta il progetto futuro

Lo striscione comparso in settimana contro l’assessore allo Sport Clara Pastorelli. Le critiche sui social. I mugugni al Curi. Al termine di Perugia – Cosenza, dal Comune arriva una nota con la quale l’amministrazione comunale intende “fornire alcune precisazioni alla cittadinanza per illustrare lo stato dell’arte”.

Strutture in acciaio tutte da sostituire

Si ribadisce che l’impianto è vecchio e che si stanno spendendo soldi per garantire la manutenzione ordinarie e straordinaria dell’impianto. Un impegno intensificato dal settembre 2019, quando la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha valutato l’esecuzione di indagini strumentali sulle strutture dello stadio. Tali studi, con risorse proprie del Comune di Perugia, hanno evidenziato la necessità di procedere alla completa sostituzione delle strutture in acciaio dello stadio e della copertura della tribuna ovest.

Nelle more la Commissione ha previsto una riduzione della capienza del 50%, ossia 11mila spettatori, poi ulteriormente ridotta a 5mila spettatori a causa delle regole e restrizioni per il contenimento del Covid-19.

I prossimi lavori al Curi

“In ragione di ciò l’Amministrazione, nonostante le problematiche connesse alla pandemia – si legge nella nota del Comune – ha puntualmente predisposto un piano di interventi necessari per rispondere alle prescrizioni della Commissione ed una programmazione degli stessi tale da assicurare la fruibilità dello stadio alla cittadinanza, eseguendo e completando alcune opere (copertura della tribuna ovest per 140mila euro, interventi esterni ed interni allo stadio per 160mila euro tra cui: sostituzione dei proiettori di illuminazione del rettangolo di gioco, intervento sui gruppi di continuità, interventi vari sugli impianti elettrici, ripristino della funzionalità e l’aggiornamento del sistema di video-sorveglianza, con la sostituzione delle telecamere analogiche con altre digitali e sostituzione delle schede di interfaccia di alcuni tornelli che regolano gli accessi all’impianto)”.

Gli interventi a fine campionato

Poi ci sono gli altri interventi in cantiere. Alcuni verranno effettuati durante il campionato di serie B 2021-2022, perché interessano la mera struttura in acciaio. Mentre per le ultime (riqualificazione dei gradoni) se ne prevede il completamento entro l’estate 2022. “Val la pena di rilevare che solo per questi ultimi lavori – evidenziano dal Comune – sono state previste ed impegnate risorse proprie dell’Ente per circa un milione di euro”.

Il progetto del nuovo Curi

“Questi continui e significativi interventi – si ribadisce – realizzati su specifiche indicazioni della Commissione provinciale, vanno di pari passo con l’attenta valutazione in atto circa il progetto di complessiva e definitiva riqualificazione dello stadio Curi. Quest’ultimo progetto, complesso e dispendioso, richiede attenti e dettagliati approfondimenti, riguardanti sia la sostenibilità economica che la fattibilità tecnica dell’opera, che, per l’effetto, ad oggi non risultano ancora conclusi. Certamente – prosegue la nota – vi è la volontà e l’intenzione da parte dell’Amministrazione di garantire alla città la piena fruibilità dello stadio Curi in qualunque modalità ciò dovesse avvenire”.

Attacco a Pastorelli, la replica ai tifosi

“Alla luce di questo quadro dettagliato e dell’impegno di risorse predisposte, certamente superiori al passato – si legge ancora nella nota del Comune – dispiace la presa di posizione di parte della tifoseria, per come manifestata nei giorni scorsi attraverso uno striscione esposto all’interno dello stadio, contenente peraltro un attacco ingiustificato nei confronti di un assessore comunale (l’assessore Pastorelli, ndr)”.

Il futuro del Curi

Il Comune di Perugia ribadisce il proprio impegno sullo stadio Curi, “struttura storica della città e simbolo dello sport del capoluogo umbro, nei confronti del quale continuerà a garantire tutte le opere di manutenzione che dovessero rendersi necessarie”. E poi c’è lo sguardo al futuro. Sì, ma con quali soldi?