Categorie: Economia & Lavoro Umbria | Italia | Mondo

Crisi Umbria: a maggio oltre quindici mila cassintegrati a 0 ore

Continua ad allargarsi la crisi nel Paese ed in Umbria: a dare l'allarme sono i dati sull’andamento della CIG forniti dall’osservatorio nazionale della Cgil.
“La crisi è sempre più profonda siamo all’interno di una recessione e ormai tutti i settori produttivi sono colpiti. E’ il più alto dato nel ricorso alla CIG dal mese di settembre 2010” dicono dal sindacato.
“I lavoratori in CIG nei primi 5 mesi del 2012 hanno perso 3.300 euro pro capite. Dovrebbe essere evidente a tutti che il lavoro è la vera emergenza del Paese e dell’Umbria. Di fronte a questa crisi profonda è necessario rilanciare gli investimenti pubblici”.
Nel comunicato, la Cgil ha poi snocciolato i dati più sensibilii: “nei primi 5 mesi del 2012 in Umbria la CIGO (Cassa Integrazione Ordinaria) è aumentata del 71% rispetto allo stesso periodo del 2011 mentre la CIGD Cassa Integrazione in deroga vede toccare il picco di 9 milioni di ore con un + 17%.
Per avere un termine di confronto di quanto è pesante la crisi in Umbria rispetto al quadro nazionale, basta pensare che rispetto ad un dato di 490mila lavoratori in CIG a 0 ore a livello nazionale in Umbria il dato supera le 15mila unità”.
E da questo punto di vista il sindacto si sente perciò costretto a lanciare un ulteriore allarme: “ci sono lavoratori che rischiano di uscire da tutte le coperture e potrebbero rimanere senza lavoro e senza ammortizzatori. Tutto ciò costituirebbe un dramma sociale ed è assolutamente inaccettabile. E’ bene che il Governo e il Ministro Fornero, che tra l’altro sta gestendo in maniera scandalosa la questione esodati, sappiano che non è possibile un taglio agli ammortizzatori sociali che creerebbe un altro strappo alla coesione sociale. Siamo di fronte ad una situazione da vero e proprio allarme lavoro, occorrono iniziative significative e concrete che vadano ben al di la dei convegni o degli stati generali indicati da qualcuno. E’ necessario realizzare un piano per il lavoro che dia risposte concrete ed efficaci. Per questo la CGIL è impegnata a costruire un consenso ampio ed unitario su una vertenza per l'Umbria che dia risposte vere e concrete all’emergenza lavoro”.