Luca Biribanti e Alessia Chiriatti
Si sono schierati in una marcia simbolica i lavoratori della Sangemini: sono infatti in sciopero dalle 15 di oggi e protestano contro il piano industriale presentato dal gruppo Norda. Secondo quanto deciso dal Tribunale di Terni saranno riassorbiti, dei 136 lavoratori, solo poco più della metà, ossia 50 a tempo indeterminato e 20 a tempo determinato.
Gli operai hanno perciò deciso di uscire dalla fabbrica, in maniera spontanea, e hanno bloccato la circolazione sulla E45 per alcuni minuti, in direzione Roma, vicino l'uscita San Gemini Nord. Poi sono tornati all'interno dello stabilimento. Al loro fianco i sindacati, con le sigle di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Per domani pomeriggio è prevista un'assemblea dei dipendenti. Michele Racanella della Cgil ha dichiarato ai microfoni di TO: “I lavoratori della Sangemini sono scesi a protestare perché si sentono presi in giro. Circolavano da tempo dei numeri che per noi sono stati sempre inaccettabili. Adesso abbiamo la conferma di quei numeri, cioè l’ufficialità. Ci sono dei documenti emanati dal tribunale che parlano di 50 lavoratori a tempo indeterminato e 20 a tempo determinato. Questa proposta per noi è inaccettabile e per questo motivo tutti i lavoratori sono voluti scendere in piazza per manifestare e per dare un segnale chiaro a chi vuole prendersi gioco di loro”.
Al corteo hanno preso parte anche alcuni consiglieri del comune di San Gemini, insieme al sindaco Leonardo Grimani. In serata gli aggiornamenti.
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