Categorie: Economia & Lavoro Terni

Crisi Sangemini / Salta accordo con Norda / Tensione tra lavoratori

Lu. Bi.
Continua senza spiragli positivi la crisi della Sangemini, che vede sempre più lontana la speranza di una possibile acquirente che possa salvare dal fallimento l'azienda e soprattutto i lavoratori. Nel pomeriggio di ieri si è tenuta una riunione tra sindacati e operai davanti ai cancelli della fabbrica, dopo che nella mattinata, nella sede della Prefettura, c’era stato il vertice tra il prefetto, Gianfelice Bellesini, l’assessore allo Sviluppo Economico della regione Umbria, Vincenzo Riommi, il primo cittadino sangeminese, Leonardo Grimani e il management della Sangemini. Ci sono stati momenti di tensione tra i lavoratori, quando i rappresentanti sindacali hanno comunicato che il vertice ha dato esito negativo. Non c’è stato infatti l’accordo con la cordata guidata da “Norda”, che non avrebbe accettato alcune condizioni economiche proposte dalla dirigenza Sangemini sulla gestione del debito dell’azienda.
A quanto pare, sembrerebbe che un altro potenziale acquirente sia interessato alla Sangemini, ma ancora non si hanno notizie certe al riguardo, pertanto è bene non infondere false speranze nei lavoratori e nelle loro famiglie. Le istituzioni sarebbero ancora impegnate nel cercare qualche compratore, ma dato l’altissimo indebitamento dell’azienda nessuno sembra disposto a rischiare in un momento di congiuntura economica sfavorevole come questa. Insomma il dramma della Sangemini non è cosa recente, il problema nasce da lontano e da una gestione poco oculata delle risorse umane ed economiche nel tempo, alla quale soltanto oggi, costume tipico italiano, di fronte alla tragedia, si cerca di rimediare.
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