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Crisi Sangemini, Agnello fa sul serio “Piano industriale e nuovo lavoro”

Lu. Bi.
“Bufala”, “soggetto poco affidabile”, così era stata accolta la notizia dell'interessamento dell'imprenditore campano, Francesco Agnello, alla Sangemini. Durante il consiglio comunale straordinario dello scorso 21 settembre presso il centro convegno “Sabin”, le istituzioni non avevano giudicato credibile l'imprenditore che è passato per vie legali querelando il sindaco di San Gemini, Leonardo Grimani, il capo dell'opposizione Gianni Medei e l'assessore regionale Vincenzo Riommi.
Agnello ha sempre sostenuto di essere veramente interessato a rilevare l'azienda sangeminese e proprio oggi ha diffuso una nota nella quale ribadisce la serietà delle sue intenzioni: “Vista la perdurante situazione di crisi aziendale e le cupe prospettive legate al futuro prossimo della Sangemini Spa, sono a confermare il mio interesse nel rilevare l'azienda garantendone la continuità e salvaguardando l'occupazione dei 130 dipendenti”.
Parole 'pesanti' quelle dell'imprenditore che si impegna pubblicamente a garantire il lavoro alle 134 famiglie che attualmente rischiano il licenziamento.
“Confermo che il mio interesse è stato già comunicato tramite offerta vincolante – continua l'imprenditore campano – e più volte confermato all’azienda e agliadvisor preposti. Si precisa inoltre che, a breve, sarà organizzata una conferenza stampa con l'obiettivo di esporre e chiarire pubblicamente i contenuti della proposta nonché: il piano industriale e finanziario; il progetto di sviluppo studiato per la crescita dell'azienda; le previsioni di ampliamento occupazionale”.
Si parla addirittura di ampliamento occupazionale, una soluzione che sembrerebbe molto più allettante rispetto all'affitto del ramo d'azienda fatta da “Norda”. Non rimane che aspettare la conferenza stampa di Agnello per sapere i particolari della sua offerta.
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