CRISI POLITICA: PANFILI (AN) “BRUNINI INCIUCIA CON UDC". SPERANZA (CDL) “CERCA NUOVE ALLEANZE". L'ATTACCO AL VESCOVO - Tuttoggi.info

CRISI POLITICA: PANFILI (AN) “BRUNINI INCIUCIA CON UDC”. SPERANZA (CDL) “CERCA NUOVE ALLEANZE”. L'ATTACCO AL VESCOVO

Redazione

CRISI POLITICA: PANFILI (AN) “BRUNINI INCIUCIA CON UDC”. SPERANZA (CDL) “CERCA NUOVE ALLEANZE”. L'ATTACCO AL VESCOVO

Mer, 09/01/2008 - 14:51

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E’ frattura aperta sia nel centro-sinistra, sia nel centro-destra dopo le nomine del sindaco Brunini al cda degli Icrb. La vicenda, come anticipato da Tuttoggi.info nell’edizione di ieri, è destinata a creare un caso politico senza precedenti che rischia di far scricchiolare la stessa Giunta. E’ il capogruppo di Alleanza Nazionale Giampiero Panfili (nella foto) a sparare a zero sul primo cittadino e sul capogruppo dell’Udc, il cui segretario dei giovani è stato nominato nel Cda. “Non tutte le ciambelle riescono col buco – esordisce Panfili – e certe volte a furia di inciuciare tra maggioranza ed alcuni esponenti dell’opposizione finisce che qualcuno perda la pazienza. E’ quello che è accaduto al Sindaco Brunini sorpreso in atteggiamenti politici ammiccanti con il Responsabile della compagine giovanile dell’UDC, peccato che di mezzo ci sia la nomina nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di pubblica assistenza e beneficenza denominato “Istituzione Sociale Cesare e Mina Micheli”. E’ bastato questo a scatenare le ire di tutti i consiglieri di maggioranza che, per protesta contro il Sindaco, hanno deciso di incrociare le braccia col risultato di sospendere e rinviare a data da destinarsi tutte le commissioni e gli appuntamenti in programma. Non è servito ad aprire crisi di Giunta la cattiva amministrazione del Sindaco, il depotenziamento amministrativo dei nostri territori, la situazione di stagnazione nella quale versa la produttività del comprensorio, gli schiaffi continui da parte della Regione che immancabilmente preferisce altre realtà alla nostra… ma l’inciucio con l’UDC è troppo, anche per chi è abituato a sostenere un sindaco che più che una sintesi di garanzia tra i vari partiti che lo hanno eletto, si sente ogni giorno di più, un piccolo monarca della città. Insomma il sindaco nomina di sua sponte, senza un confronto all’interno della sua maggioranza e senza chiedere l’indicazione del nome all’opposizione. Siamo certi – continua il capogruppo di AN Giampiero Panfili – che all’interno di certe strutture, di nomina politica, debbano essere rappresentati sia maggioranza che opposizione soprattutto per una questione di controllo e garanzia sull’utilizzo e sul funzionamento di tali organismi, ma scegliersi il controllore è a dir poco paradossale. La solita tracotanza del potere alla quale non riusciamo ad abituarci, nonostante il Sindaco ne dia prova continua. Ma oltre alla questione strettamente politica si apre un problema amministrativo non di poco conto. Tutte le pratiche di Pianificazione Urbanistica, che sarebbero andate in discussione nella commissione di oggi, rinviate a data da destinarsi. La città di Spoleto non merita certo un atteggiamento del genere, le comuni regole democratiche non valgono a fronte di atteggiamenti feudali del Sindaco, e le pratiche amministrative sono sistematicamente subordinate al dibattito politico con il risultato che i titolari di tutte quelle pratiche previste nella seduta odierna, già esasperati dalle lungaggini burocratiche, si vedono costretti ad attendere ancora a causa di problemi legati agli assetti politici. E’ una questione di rispetto della popolazione e delle Istituzioni che si intendono rappresentare. La maggioranza è liberissima di mettere in piedi una sorta di sciopero contro il sindaco per problemi legati ai propri assetti ed alla propria rappresentanza, ma non può certo farlo sulla pelle dei cittadini ai quali – oggettivamente – viene offerto ogni giorno uno spettacolo meno edificante sia sotto il profili delle regole democratiche sia sotto l’aspetto dell’efficienza amministrativa”. Fin qui Giampiero Panfili. La sua non è una voce isolata. Pochi minuti dopo arriva anche la reazione del capogruppo della Casa delel libertà, Gianluca Speranza “Siamo giunti alla resa dei conti. La Giunta Brunini dopo aver distrutto e messo in gionocchio la città di Spoleto con le sue manie di grandezza a scapito dei cittadini, sta scoppiando in liti e dissapori all'interno dei partiti che sostengono questa maggioranza. Le recenti nomine che hanno coinvolto il segretario dei giovani dell'UDC, sono state un primo colpo di coda che indirizza alcune strategie in visione delle prossime elezioni amministrative ormai non troppo lontane. Già da tempo l'UDC fa da stampella alla maggioranza con voti o di astensione o addirittura favorevoli. Avevamo capito che qualcosa bolliva in pentola. La maggioranza sta tentando di scaricare Brunini per potergli addossare tutti i problemi causati in questi anni e farsi una verginità pre elettorale; Brunini sta quindi cercando una sua collocazione con altre strategie e nuovi (vecchi) appoggi………..vi dice niente il fatto di questo avvicinamento all'UDC? mmmmm…….” Ma non è finita, perché, subito dopo, parte l’attacco addirittura nei confronti dell’arcivescovo di Spoleto, monsignor Riccardo Fontana, “sempre molto attivo nelle cose dello Spirito – scrive Speranza – ma anche in quelle meno nobili e veniali che fanno riferimento alla politica. Staremo a vedere, le grandi manovre per le prossime elezioni sono già iniziate da tempo e purtroppo chi ne pagherà le conseguenze saranno ancora i cittadini. Ultima cosuccia: sia ben chiaro che per nominare un componente della minoranza in qualsiasi posto o ente non si accetta il libero arbitrio di Brunini e Silvestri. La CDL non ha dato mandato a nessuno di rappresentarla. Sta di fatto che avrò modo di dissentire in forme anche eclatanti nelle sedute di lavoro dei prossimi consigli comunali”.

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