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Crisi “Ist” a Massa Martana, lettera del sindaco e dei sindacati al presidente della Regione Umbria

Il sindaco del Comune di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti, la Fim-Cisl e la Fiom Cgil regionali hanno scritto una lettera alla presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini e all’assessore regionale alle Attività Produttive Vincenzo Riommi, per chiedere un incontro riguardo alla difficile situazione dei lavoratori dell’IST srl di Massa Martana. I quali, nel frattempo, dal 1° ottobre scorso sono rientrati “a tutti gli effetti nell’organico di Emicom srl in liquidazione e concordato preventivo”, come si legge in una nota di quest’ultima azienda inviata ad ognuno dei 24 lavoratori, dopo che IST (che starebbe dislocando altrove pur avendo fatturato circa 4 milioni di euro in due anni nel periodo massetano) ha restituito ad Emicom il ramo d’azienda preso in affitto il 29 settembre 2009.

Dalla stessa data, pertanto, gli operai e il personale amministrativo rientrato in Emicom, “è sospeso dal lavoro con l’intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria”. La situazione è, senza dubbio, molto problematica. Però la soluzione potrebbe trovarsi all’interno della stessa “galassia Emicom” per far riassorbire i nuovi cassaintegrati direttamente sul territorio, legata alla riapertura di una nuova azienda a Massa Martana. Tuttavia la strada passa per le banche, che da tempo hanno ristretto l’accesso al credito a molti imprenditori. «Non può essere una banca qualsiasi», afferma il segretario regionale della Fim-Cisl, Adolfo Pierotti, «a bloccare o addirittura ad impedire la possibilità di rilancio ad una azienda che vuole rimettersi in piedi. In questi tempi di forte crisi economica, occorre invece far ripartire un’azienda che produrrà nuova ricchezza sul territorio di Massa Martana, di cui tutti beneficeranno».

Anche il sindaco massetano Bruscolotti, che ha ricevuto i lavoratori IST dedicando loro una speciale seduta della Giunta e che condivide fortemente le stesse preoccupazioni con gli operai e il personale amministrativo attualmente in cassa integrazione straordinaria, invita la Regione dell’Umbria e Gepafin a sostenere ancor più il dialogo con il mondo degli istituti di credito.