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Crisi, in Umbria cala il numero degli immigrati. Perdono il lavoro e tornano a casa, preoccupa la situazione dei minori

Sono circa 101.000, facendo registrare una diminuzione di 8.000 persone rispetto all'anno precedente, gli immigrati regolari presenti in Umbria, secondo il quadro sulla situazione dell'immigrazione in Italia, i dati emergono dal 22esimo Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes 2012, curato da Stella Cerasa, vice direttore della Caritas diocesana di Perugia-Citta' della Pieve e presentato stamani a Perugia.

La crisi – E' la mancanza di lavoro la grande emergenza connessa all'immigrazione in Umbria. Dei circa 101 mila cittadini immigrati regolari presenti in Umbria al 31 dicembre 2011 stimati dal Dossier, ne risultavano occupati 54.331, dei quali 42.320 nella provincia di Perugia e i restanti 12.011 in quella di Terni.

Perdono il lavoro e tornano a casa – Il dossier rileva soprattutto una sorta di ''emigrazione'' degli immigrati, dovuta principalmente alla perdita del posto di lavoro a causa della crisi economica. Una crisi, e' stato detto, che rallenta anche il loro flusso in arrivo. In Italia, dalla stima fornita al 31 dicembre 2011, gli immigrati regolari sono 5.011.000.

Le vittime sono i minori – Particolarmente allarmante la situazione dei minori. “L'aggravarsi della crisi economica – sottolinea Cerasa – fa emergere come l'anello debole del progetto migratorio siano proprio i minori. Spesso, infatti, in conseguenza della perdita del lavoro di uno o di entrambi i genitori vengono 'ritirati' da scuola e rimpatriati. Alcuni sono magari arrivati da pochi anni attraverso i ricongiungimenti familiari e sono costretti a traumi ulteriori con un rientro repentino”.