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Crisi Ims/Isotta Fraschini, tribunale Spoleto accoglie concordato preventivo

Il Collegio del Tribunale di Spoleto composto dai giudici Emilia Bellina, Roberto Laudenzi e Augusto Fornaci ha accolto la richiesta di concordato preventivo presentata il 16 gennaio scorso dai vertici aziendali di Ims e Isotta Fraschini. I presupposti della documentazione presentata – soprattutto in riferimento alla ristrutturazione del debito e al piano di rilancio industriale – sono stati quindi ritenuti credibili dai giudici, i quali hanno anche nominato il tecnico che “vigilerà” sulle attività di ripresa dei poli produttivi per i prossimi due anni. Si tratterebbe – stando ad alcune indiscrezioni comunicate a Tuttoggi.info da fonti ufficiali – del dottor Marco Silvestrini, revisore dei conti del Comune di Spoleto.

I due stabilimenti – Se la situazione per Isotta Fraschini sembrerebbe essere abbastanza delineata, con un gruppo francese pronto a rilevare la produzione, quella della Ims appare più delicata. L’attività infatti stenta a ripartire, complice anche il fermo del Cubilitto, il forno più importante per la lavorazione della ghisa. Difficile quindi che le cose cambino radicalmente nell’immediato, ma è certo che la decisione uscita oggi dalle aule del palazzo di giustizia getta le basi per guardare al futuro con un po’ di ottimismo.

La soddisfazione del sindaco – Di questo avviso è anche il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, che in un comunicato stampa sottolinea la sua soddisfazione per l’accoglimento della richiesta di concordato. “Si tratta del primo passo fondamentale – dice Benedetti – per procedere alla realizzazione di un piano industriale che possa consentire di superare l’attuale stato di crisi e porre le condizioni per un nuovo sviluppo aziendale. Ritengo importante che rimanga alta l’attenzione e che continui la collaborazione che si è instaurata tra tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dalle istituzioni locali, regionali, nazionali, le forze sindacali senza tralasciare il costruttivo rapporto che si è instaurato con i lavoratori delle due aziende spoletine.”