Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

Crisi, il caso Irisbus-Fiat in un incontro coon i protagonisti presso il circolo di Prc- E. Martinelli di Spoleto

Più di un anno fa la Fiat decideva di chiudere l’unico stabilimento che in Italia produce autobus per il trasporto pubblico, stiamo parlando dello stabilimento Irisbus di Valle Ufita in provincia di Avellino. A distanza di un anno, dopo mesi di scioperi, presidi, manifestazioni in tutta Italia nessuno è riuscito a dare una svolta alla vicenda dei 700 operai e dell’indotto . I governi Berlusconi prima e Monti poi, viaggiano su una linea molto diversa da quella del mondo del lavoro ed in particolare degli operai. I partiti in Parlamento pensano ad alleanze e primarie e i lavoratori sono lasciati in balia di un tragico destino. Oggi qualcuno scopre che Fabbrica Italia non esiste e riempie studi televisivi di finto stupore senza proporre alcuna soluzione. E mentre l’Italia prende multe dalla Comunità Europea per l’alto grado di inquinamento dei suoi mezzi pubblici, si chiude l’azienda che produce autobus “ non inquinanti”. Il “diario” è la storia dei 117 giorni di lotta, che hanno bloccato lo stabilimento Fiat nel tentativo disperato di evitarne la chiusura, che è poi avvenuta, nonostante l’impegno e la generosità dei lavoratori, che non è stata sufficiente a far si che nel nostro Paese si parli di un Piano di trasporti nazionale. Dell’abbandono operaio in Italia, di sindacato, di politica e soprattutto di Fiat si parlerà domenica 7 Ottobre presso il Circolo di PRC/Federazione della Sinistra alle ore 15,30 (via Cerquiglia 43) con Salvatore D’Amato, Alessandro Mongiello, Domenico Delle Grazie e Davide Iannuzzo operai Irisbus di Valle Ufita