E sui vaccini anti Covid invita ad avere fiducia nella scienza: la protezione individuale è strumento di protezione collettiva
Crisi di Governo, dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, la preoccupazione per la “verifica politica in corso” e l’auspicio perché “si giunga a una soluzione che tenga conto delle tante criticità”.
E’ l’appello rivolto da Bassetti in apertura del Consiglio episcopale permanente. In cui sono stati affrontati i temi dell’emergenza Covid e delle difficoltà sanitarie, economiche e sociali ad essa legate. Partendo però dalla complessa situazione politica italiana.
“I prossimi mesi, non dimentichiamolo – sottolinea Bassetti – saranno cruciali per la ricostruzione del sistema-Paese. Un tema su cui intendiamo dare il nostro contributo progettuale”.
Vaccini: responsabilità cristiana
Il cardinale ha anche invitato a confidare nei vaccini: “Da credenti sappiamo che la risposta viene dal discernimento e, nell’attuarlo, siamo chiamati a due doveri, diversi ma complementari. In primo luogo, al dovere d’informarci per capire quello che succede: è importante poter disporre di tutte le informazioni possibili per fugare perplessità e preoccupazioni, così come è altrettanto essenziale saper distinguere tra una fondata ricerca scientifica e un’opinione frutto di una condivisione sui social network. Il nostro secondo dovere ci viene dalla relazione con gli altri: tutto è connesso e il comportamento del singolo influisce sul bene della comunità. La responsabilità cristiana e civile di proteggere se stessi è intrinsecamente unita alla responsabilità verso gli altri. Oggi, grazie alla vaccinazione, vi sono i presupposti per far sì che un atto di protezione individuale possa divenire strumento di protezione collettiva”.
Solitudine e nuove povertà
Il cardinale Bassetti ha poi ricordato i tanti disagi acuiti dalla pandemia. Con la povertà che avanza. Ed i disagi sociali e individuali: “Solitudine, isolamento sociale, aumento delle malattie legate al disagio mentale, impennata di suicidi. I giovani, gli anziani, le persone con disabilità, le persone vulnerabili sono le prime vittime di queste infermità dell’anima. Per porre rimedio a queste situazioni purtroppo non c’è chimica che tenga. È necessario sviluppare un vaccino per la salute della mente o, come l’ha chiamato il Santo Padre, un vaccino per il cuore”.
Bambini e giovani
Bassetti ha rivolto ancora una volta un pensiero particolare ai bambini e ai giovani. “Operiamo con loro. Invitiamoli – ha esortato – a mettersi in gioco, a elaborare idee e progetti per scuole più inclusive, per parrocchie più vive, per percorsi di catechesi rinnovati. Non limitiamoci a mettere in evidenza alle nuove generazioni le fatiche, indiscutibili, di questi giorni, ma aiutiamoli a leggere in profondità quanto stanno vivendo. Riconosciamo la loro resilienza, comunichiamo loro la convinzione che anche questo è un tempo prezioso per imparare gli elementi essenziali della vita umana. Anche questo è un tempo per crescere, per apprezzare la vita, per prenderci cura di essa, per costruire futuro. Non è tempo perduto, se è tempo di semina e di costruzione”.