“La Regione Umbria, in questi giorni decisivi per il futuro del Polo chimico ternano, continuerà, con il massimo impegno, a svolgere il suo ruolo di coordinamento, in stretto raccordo con le istituzioni locali e con il Ministero dello Sviluppo economico, per assicurare una rinnovata prospettiva di sviluppo industriale dell’area”. È quanto hanno affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, al termine dell’incontro che si è svolto stamani a Palazzo Spada e al quale hanno preso parte il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria. Per la Regione era presente anche l’assessore al Bilancio, Gianluca Rossi.
Nel corso della riunione del Tavolo, convocato con urgenza dalla Regione all’indomani delle 41 lettere di licenziamento inviate da Basell, è stato in particolare illustrato e valutato il percorso da seguire per garantire lo sviluppo e la reindustrializzazione dell’area e le opportunità per supportare la ricollocazione lavorativa dei dipendenti. “In questa fase cruciale per l’avvio programmato delle fasi conclusive della trattativa per la cessione del compendio industriale da parte della Basell – hanno detto la presidente Marini e l’assessore Riommi – la Regione metterà in atto ogni azione utile a consentire l’attuazione di quelle proposte industriali, che hanno in Novamont il punto di riferimento e che vanno della direzione dello sviluppo della ‘chimica verde’ e della ‘green economy’, con il coinvolgimento di players locali, sia quelle proposte perla gestione delle ‘utilities’, a cominciare dall’energia”. A questo scopo, oltre ad attivarsi per l’inserimento, in sede di conversione del decreto ‘Milleproroghe’ della norma relativa allo sviluppo ulteriore delle produzioni di plastiche biodegradabili, la Regione si è detta “pronta ad attivare le risorse disponibili per il potenziamento della ricerca scientifica e dell’innovazione, in grado di attrarre nuovi investitori e di porre le basi per un nuovo sviluppo del Polo chimico”.
La Regione, infine, ha ribadito con determinazione il permanere delle condizioni affinché l’area del Polo chimico “continui ad essere punto di riferimento per lo sviluppo industriale dell’intero territorio e per la chimica nazionale”.
Crisi Basell, al Tavolo la Regione assicura sostegno dopo le 41 lettere di licenziamento
Mer, 04/01/2012 - 15:24