Proseguono a Perugia i servizi straordinari di controllo del territorio definiti ad alto impatto, disposti dal Questore Nicolò D’Angelo, con l'impiego della Squadra Mobile e dalle volanti. L'operazione ha previsto anche l’intervento del Reparto Prevenzione Crimine proveniente dall'Abruzzo, inviato come rinforzo dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Lunedì e martedì sono stati effettuati dei pattugliamenti nel centro storico.
Nel corso dei servizi una volante, su segnalazione al 113, in via del Macello, ha proceduto all’arresto di un tunisino intento a forzare il cruscotto di una autovettura con un cacciavite dopo essersi introdotto nell’abitacolo, e aver rotto il vetro anteriore destro. Bloccato e subito perquisito, all’interno del marsupio che indossava, M. Z., tunisino quarantunenne, pregiudicato per reati contro il patrimonio e legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato possibile rinvenire e quindi sequestrare diversi arnesi per lo scasso tra cui un cacciavite, una tenaglia, una pinza, e diverse chiavi a brugola. L'uomo è stato dunque condotto in Questura per gli accertamenti di rito: è stato arrestato per tentato furto aggravato e dopo l’udienza di convalida è stato associato in carcere a titolo di misura cautelare. Non è il primo dei furti ad auto in sosta in città.
Altro arresto stamattina, alle 8, quando uno straniero, K. M. del ’82, anche lui tunisino, clandestino, pluripregiudicato ha aggredito all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale l’equipaggio della ambulanza e della volante che lo aveva poco prima soccorso nella zona di Monte Malbe, dove era stato notato sul ciglio della strada che chiedeva aiuto da un passante . Gli agenti, dopo averlo immobilizzato, lo hanno tratto in arresto per resistenza, violenza, minacce a pubblico ufficiale; dopo l’udienza di convalida è stato condotto in carcere.
Questa mattina sono stati inoltre ispezionati tre stabili abbandonati, due nella zona di Madonna Alta ed uno nella zona della Pallotta, dove pur essendo evidenti i segni dei bivacchi, non c'era nessuno. Complessivamente sono state controllate 36 persone, di cui 8 condotte in Questura per accertamenti. L’Ufficio Immigrazione ha provveduto ad espellere cinque cittadini tunisini clandestini rintracciati nel corso dei servizi di controllo.
Un altro cittadino tunisino, clandestino, rintracciato in mattinata all’interno di un appartamento della zona di Porta Pesa, già arrestato nel gennaio scorso perché sorpreso a commettere un furto a Corso Garibaldi, è stato immediatamente condotto alla frontiera e in serata sarà rimpatriato in Tunisia. Ai servizi straordinari ha partecipato la polizia provinciale con 8 equipaggi.