“L'artigianato e le micro imprese mostrano enormi potenzialità occupazionali che vanno sostenute con politiche formative adeguate per avvicinare la scuola e i giovani al mondo del lavoro”.Il Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – Stelvio Gauzzi – commenta così l'Indagine Excelsior 2008 sulle previsioni di assunzione delle imprese nel 2008, da cui emerge che il 91,2% della nuova occupazione si concentra nelle piccole imprese (fino a 50 dipendenti) e che sono le microimprese (fino a 9 dipendenti) quelle che registrano anche per il 2008 il tasso di variazione più elevato (+2,7%), in crescita rispetto al 2007 (+2,0%).
Secondo Gauzzi “le riforme avviate, soprattutto in materia di lavoro, sono la strada giusta per sostenere le potenzialità occupazionali dei piccoli imprenditori i quali, però, denunciano grandi difficoltà a trovare lavoratori dipendenti. Infatti nel 2007 gli artigiani erano disponibili ad assumere persone, ma oltre la metà di esse sono risultate introvabili”.”Quindi – sottolinea Gauzzi – una delle riforme cui metter mano per agganciare la ripresa consiste nel costruire un sistema di formazione adeguato alle nuove sfide della competizione economica. Sono necessari – sottolinea il Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – interventi per colmare la distanza che oggi divide il sapere dal saper fare, la conoscenza teorica dalle competenze tecniche e pratiche. E' indispensabile innalzare la qualità della formazione e prevedere efficaci forme di alternanza scuola-lavoro, potenziando un contratto di lavoro a peculiare contenuto formativo quale l'apprendistato che, nel 70% dei casi, si trasforma in assunzione a tempo indeterminato”.Gauzzi ricorda che “nelle piccole imprese fino a 20 addetti la quota di lavoratori a tempo indeterminato è del 90,7%, contro la media nazionale delle imprese dell'86,4%. Inoltre gli artigiani investono molto tempo e molto denaro per formare i neo assunti: per insegnare il mestiere ai nuovi dipendenti ogni anno dedicano 103 milioni di ore e spendono 1,6 miliardi”.