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Credito, si è riunito il Consiglio Uilca Umbria

Si è riunito a Perugia il quadro dirigente della Uilca dell’Umbria, l’associazione sindacale che rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori delle banche, delle assicurazioni e della riscossione tributi. Un momento di riflessione ed analisi accompagnate da concrete scelte operative che vedrà l’organizzazione sindacale impegnata nelle prossime settimane e mesi sul territorio regionale, nella gestione dell’attività caratterizzata da un livello di sempre maggiore complessità.
In questo quadro emerge comunque la condizione positiva della Uilca in Umbria – scrive la segreteria regionale –  caratterizzata da una crescita del dato organizzativo, pur a fronte del calo occupazionale complessivamente registrato dai settori di riferimento, che determina un rafforzamento dei livelli di rappresentatività, a partire dal lusinghiero dato registrato in ambito assicurativo.  E’ stata sottolineata la rilevanza che un sistema bancario e finanziario efficiente può assumere in una regione dimensionalmente piccola e tradizionalmente caratterizzata da fragilità strutturali ed economiche, che potrebbe svolgere un ruolo maggiormente propulsivo a sostegno delle famiglie, delle imprese e del territorio“.
Un ruolo non pienamente svolto negli ultimi anni, che ha conosciuto parallelamente il ritiro della presenza delle banche nella regione derivante da una netta flessione di sportelli scesi a meno di 450 e degli occupati calati a 3900 nel settore bancario (in dettaglio: 3600 lavoratori in banche ABI, 250 nelle BCC e poco più di una trentina in Bankit, a cui si aggiungono i 350 dipendenti del settore assicurativo e i circa 140 esattoriali). “Ciò ha accompagnato – prosegue Uilca Umbria – un processo di disintermediazione con corrispondente crescita del fenomeno dell’esclusione finanziaria e dell’usura in Umbria, particolarmente significativa nei distretti che più di altri hanno accusato il colpo della grave crisi economica, a partire dalla conca ternana e dalla dorsale appenninica, con un particolare riferimento ai comuni del cratere sismico. Un impegno quindi più incisivo da parte del sistema bancario regionale, ormai totalmente finito sotto il controllo dei grandi Gruppi nazionali ed esteri, il rilancio del sistema dei consorzi di garanzia, l’introduzione di incentivi fiscali finalizzati alla crescita dimensionale delle imprese umbre, per la massima parte in difficoltà nello scenario competitivo nazionale ed internazionale, ma anche una maggiore capacità di intervento da parte dell’Agenzia di Sviluppumbria, in “house” della Regione, sarebbero utili leve da attivare per risollevare le sorti di una situazione complessa, che potrebbe subire ulteriori e pesanti conseguenze a seguito della “recessione tecnica” in atto“.
Il richiamo ad un ruolo maggiormente proattivo che istituzioni e politica regionale avrebbero potuto mettere a terra in tema di credito, è stata una costante dell’impegno della Uilca e delle altre sigle, che ha dimostrato però l’impossibilità di pervenire a risultati utili nell’interesse dei lavoratori del settore e di quelli superiori dell’economia umbra.
Più in generale, il contratto nazionale dei dipendenti delle banche, scaduto a fine 2018, il cui iter di rinnovo è ormai giunto ai blocchi di partenza, può rappresentare un momento di svolta sia per la Categoria, sia più in generale per il Paese. “Una piattaforma equilibrata, inclusiva, partecipata, innovativa e solidale – la giudica la Uilca – capace di dare risposte alle esigenze di tutela dei diritti e delle garanzie, a partire da quelle occupazionali, non meno di quelle di contenuto più strettamente economico, con l’obiettivo di dare un ristoro economico a sostegno dei consumi interni e della crescita del Pil”.
Durante i lavori del Consiglio regionale della Uilca Umbria si è approfondita la grave situazione dei lavoratori dei tre settori caratterizzati “da condizioni di vita lavorative fortemente deteriorate in conseguenza dell’adozione di politiche commerciali sempre più aggressive che, unitamente alle questioni di una carente organizzazione del lavoro, stanno facendo perdere quel patrimonio di fiducia nel sistema bancario e finanziario che sarebbe necessario invece preservare a tutti i livelli, e comportano inutili e dannose conseguenze verso le lavoratrici e i lavoratori, colpiti da un’ondata eccezionale e senza precedenti di provvedimenti disciplinari, molti dei quali in corso“.
A partire dal 2 aprile e fino al 10 maggio si aprirà la fase in cui si svolgeranno – in Umbria come nel resto d’Italia – le assemblee unitarie del personale delle banche Abi, per la presentazione e la votazione sui contenuti della piattaforma di rinnovo del Ccnl, già sottoposta negli scorsi giorni al vaglio dei Consigli nazionali.  E’ auspicio della Uilca Umbria procedere con incontri assembleari il più possibile capillari, con lo scopo di favorire un ampio e democratico coinvolgimento della categoria rispetto al valore politico del rinnovo del contratto di lavoro. Si segnala infine che ai lavori ha partecipato, in rappresentanza della Uilca Nazionale, il tesoriere Francesco Molinari che ha fornito importantissime e condivise chiavi di lettura della piattaforma unitaria, che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Uilca dell’Umbria.