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Cra-Oli Spoleto, commissione al lavoro per scongiurare chiusura

Il futuro dell’istituto di ricerca per l’olivicoltura e l’industria olearia di Spoleto approda all’esame della prima commissione consiliare permanente, presieduta da Stefano Proietti. A relazionare sullo stato dell’arte sono stati l’assessore Vincenza Campagnani e il dottor Adolfo Rosati, unico ricercatore rimasto al CRA-OLI. Un’istituzione che, nonostante gli oltre cento anni di storia, a Spoleto rischia la soppressione in virtù del ridimensionamento imposto dalla legge di stabilità 2015 che dovrebbe portare ad una riduzione del 50% delle articolazioni territoriali.

“Non capiamo perché tra le 47 sedi presenti in tutta Italia, quindi in media più di due per regione – ha sottolineato il dottor Rosati – debba chiudere l’unica in Umbria, quando ci sono regioni come il Lazio che manterrebbero otto presidi”. Il problema è che la sede spoletina ha subito negli anni un progressivo depauperamento di risorse e di personale. Dai 12 operai e 5 ricercatori di qualche anno fa ora rimangono 3 lavoratori fissi e 4 precari, con il solo Adolfo Rosati come ricercatore. Fin troppo facile quindi, per il commissario nominato dal governo, ‘puntare l’indice’ contro la città del Festival.

“Ma questo – ha rimarcato Rosati – è il luogo dove negli anni si sono formati gli imprenditori oleari che ora portano alto il nome di Spoleto nel mondo. E’ un’eccellenza che non solo ha formato, ha anche condotto ricerche e sperimentazioni con una risonanza internazionale”. La chiusura del CRA OLI di Spoleto, dunque, porterebbe fuori dall’Umbria risorse finanziarie e una ricaduta della ricerca sul territorio, per questo l’amministrazione comunale intende mettere in campo tutte le iniziative possibili per salvaguardarla.

Il dottor Rosati ha già inviato una relazione all’assessore regionale Fernanda Cecchini e alla Presidente Catiuscia Marini. Ieri in commissione si è deciso di avviare una interlocuzione anche con il commissario del CRA, il dottor Salvatore Parlato, e il ministero competente. Lunedì la questione verrà discussa in consiglio comunale.

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