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Covid Umbria, altri 3171 positivi. Ricoverati in 122, la metà non è vaccinato

Dopo gli oltre 2700 di ieri, in Umbria sono 3171 i nuovi positivi conteggiati nella giornata di oggi (29 dicembre). Con un decesso, Perugia, dove gli attualmente positivi sono oltre 3mila.

Dalla Regione osservano come si tratti di un numero decisamente alto, mai registrato “che però lascia sperare bene sul fronte della gravità della malattia”. Sul versante dell’ospedalizzazione infatti, i numeri sono decisamente confortanti, visto che ad oggi i ricoverati sono 122 (+10 rispetto a ieri) di cui 8 pazienti in terapia intensiva (numero invariato).

“Di questi, – rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto – all’incirca la metà non sono vaccinati”.


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“In area medica – spiega Coletto – i ricoverati sono 114 con età media intorno ai 69 anni, il 50 per cento non risulta vaccinato. Invece i soggetti ricoverati che erano stati vaccinati con due dosi, sono affetti da patologie pregresse, mentre 14 soggetti che avevano ricevuto anche la terza dose sono ultraottantenni e anche questi tutti con comorbilità. In terapia intensiva i ricoverati sono 8 di cui la metà non vaccinati”.

“In pratica – prosegue l’assessore – tra i soggetti positivi al covid che finiscono in ospedale in Umbria, 1 su due non è vaccinato. Per rendere meglio l’idea dell’efficacia della vaccinazione sui ricoveri, vale ricordare che su 88.000 umbri non ancora vaccinati 52 risultano ospedalizzati, mentre sui circa 700.000 vaccinati solo 52 finiscono in ospedale, circa 8 volte in meno”.

“Uno studio del Nucleo epidemiologico regionale – conclude Coletto – avvalora questo dato, infatti dai primi di dicembre ad oggi dall’analisi dei casi positivi emerge che non aver fatto la terza dose di vaccino  espone ad una maggiore probabilità di ricovero. Per cui in questa fase, è fondamentale che i cittadini decidano di vaccinarsi per la propria salute, oltre che per proteggere i soggetti più fragili che sono a rischio di ospedalizzazione”.

L’aggiornamento epidemiologico

La curva epidemica in Umbria, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra un forte trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 29 dicembre è pari a 1.208, valore più alto registrato nel corso di tutta la pandemia da SARS COV 2. È quanto risulta dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, aggiornato ad oggi.

  L’Umbria raggiunge valori superiori rispetto alla media nazionale, mostrando nella giornata odierna l’incremento di incidenza giornaliera più elevato fra tutte le regioni.

   Anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni registra un forte incremento attestandosi ad un valore di 3,94. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un incremento per tutte le età e in particolare evidenzia tassi superiori alla media regionale tra i 6 e i 44 anni, raggiungendo valori superiori a 2000 casi per 100.000 abitanti nelle classi di età 14 – 24 anni.

   Tutti i Distretti sanitari presentano incidenza superiore a 200 casi per 100.000 abitanti; il Distretto con l’incidenza più elevata è quello Perugino, con 833 casi per 100.000 abitanti.

   Si conferma un aumento nell’impegno ospedaliero regionale (al 28 dicembre 122 ricoveri di cui 8 in terapia intensiva); nella settimana 20-26 dicembre si registrano 3 decessi.

(articolo in aggiornamento)