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Covid, sanità, scuola, lavoro: le 10 proposte delle minoranze al confronto con la Giunta

Emergenza Covid, iniziato il confronto tra Giunta e opposizione in Regione sulle misure da assumere per fronteggiare l’emergenza sanitaria e per quella economica e sociale.

Un incontro maturato dopo l’atteggiamento più collaborativo tra maggioranza e opposizione emerso nell’ultimo Consiglio regionale.

I rappresentanti delle opposizioni hanno presentato 10 proposte.

Le proposte sanitarie contro il Covid

Dal punto di vista sanitario, si chiede il ripristino di tracciamenti, isolamenti e monitoraggio dei casi positivi, anche con collaborazioni tra Enti. E chi si torni ad effettuare tamponi agli asintomatici conviventi.

Si chiede inoltre l’individuazione di percorsi separati per pazienti Covid e non, così come delle strutture sanitarie ed ospedaliere. Così da poter recuperare le prestazioni sanitarie sospese. Punto questo che la Giunta sta cercando di attuare con una destinazione graduale dei posti letto all’emergenza Covid, aumentati con il Piano di salvaguardia.

Quanto alle carenze di personale sanitario, le opposizioni chiedono di procedere subito a nuove assunzioni e stabilizzazioni dei precari.

La rete sanitaria va potenziata con l’adeguamento del patrimonio non utilizzato da Azienda ospedaliere e Asl e con l’attivazione di Covid Hotel per l’isolamento extradomiciliare delle persone positive.

Si chiede poi un maggiore coordinamento tra Asl e Comuni (a questi ultimi è stato tolto l’onere delle ordinanze per gli isolamenti). E proposte per una specifica assistenza agli anziani. Con un particolare monitoraggio per le Rsa (così come per le carceri).

Sociale

Sul piano economico e sociale, le opposizioni chiedono incentivi ai Comuni per supplire alle minori entrate. E poi una rimodulazione dei servizi di welfare e misure di contrasto alla povertà.

Scuola

Per la scuola, maggiori risorse per il diritto allo studio, la didattica a distanza e il trasporto pubblico. Per favorire la ripresa delle lezioni in presenza, si chiede l’acquisto immediato e la distribuzione di tamponi rapidi, così da mappare tutta la popolazione studentesca e il personale.

Il piano “salva-Umbria”

Infine le misure definite “salva-Umbria” per economia e lavoro:

  • forme di ristoro a favore delle attività oggetto di restrizioni per le ordinanze regionali;
  • integrare i ristori del Governo dal 50% al 100% in più in relazione alla perdita del fatturato;
  • ristori aggiunti del 100% per le zone terremotate;
  • risorse aggiuntive per lavoratori e imprese che non godono dei sussidi nazionali.

Di fronte all’indebitamento delle imprese, si propongono due linee di intervento: abbattimento del tasso di interesse del 2% su mutui in essere o nuovi; voucher a sostegno del lavoro attivo per il 2021.