La Regione Umbria si prepara ad affrontare una fase nuova della pandemia: quella della convivenza con il Covid-19. A parlarne è stata la presidente della Giunta regionale Donatella Tesei durante la seduta dell’Assemblea legislativa in corso.
La governatrice ha infatti parlato di “un contesto nuovo per la nostra regione che stiamo attraversando: quello della convivenza con il Covid, dopo la progressiva regressione della fase 4”. Oggi la dashboard regionale parla di 915 attualmente positivi, di cui appena 41 ricoverati e 2 in rianimazione, con 874 persone in isolamento contumaciale.
La Tesei ha evidenziato l’efficacia dei vaccini, che hanno rivoluzionato le possibilità di convivenza con il Covid. “A chi ha dei dubbi con questo, rispondo con dei dati semplici: nella fase 3 del Covid, quella caratterizzata dalle varianti, abbiamo avuto un picco di poco più di 4mila contagiati, ma abbiamo avuto oltre 550 ricoverati e 150 in rianimazione. Nella fase 4 il picco è stato di circa 2mila, sicuramente non pochi, ma i ricoveri sono stati una 60ina di cui una 15ina in terapia intensiva. Insomma, grazie ai vaccini la diffusione si è fermata alla metà, ma con sintomatologia grave 5 volte inferiore”.
La presidente Tesei ha quindi rivendicato come l’Umbria abbia affrontato bene la situazione pandemica, dati alla mano: il tasso di mortalità in Umbria è stato l’ottavo più basso in Italia, nonostante una popolazione più anziana d’Italia. L’Umbria è molto sopra alla media italiana sia per numero di persone con prima vaccinazione che con seconda vaccinazione, risultando la quarta migliore regione dopo Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna.
“Come affrontare la prova di questo autunno-inverno, cioè la convivenza con il Covid?” si è chiesta la governatrice, illustrando le misure che la Regione Umbria vuole mettere in campo: “Innanzitutto garantendo un dispiegamento potenziale sanitario pari a quello di massimo stato di crisi, attivabile in modo modulare, per continuare a recuperare le liste d’attesa, enorme atavico problema dell’Umbria, e dobbiamo riorganizzare una rete sanitaria che abbiamo trovato in grande difficoltà. Questo in attesa del nuovo Piano sanitario regionale, che dovrà riuscire nel difficile compito di migliorare i servizi ai cittadini, recuperando però gli enormi squilibri economici che nel settore sanitario ci sono stati consegnati da chi ci ha proceduto. E poi garantendo sempre la massima velocità e copertura della campagna vaccinale. Questo ci vede consentire di rimanere in una situazione di equilibrio sanitario che ci consente di non fermare sia la socialità che l’economia”.
Per quanto riguarda il nuovo Piano sanitario regionale, prima della presidente era stato in aula l’assessore Luca Coletto a parlarne, rispondendo ad una interrogazione di Vincenzo Bianconi: la Giunta preadotterà il Psr tra fine novembre e inizio dicembre, quindi inizierà in Terza commissione la partecipazione con tutti gli stakeholders.
In merito all’economia, Donatella Tesei ha reso noti alcuni dati relativi al 2020 in merito al Pil stimato, secondo Svimez (-8,5 per la regione rispetto al -9,2 della media Paese). Dati buoni anche sul fronte occupazionale, dove la decrescita è stata contenuta al -1,24%. Ottimismo è stato poi espresso sul 2021: con il numero di nuove imprese a livelli pre-Covid, il boom turistico con, per la prima volta, l’aumento dei giorni di permanenza medi che superano i 3 giorni.
Chiarimenti, quindi, sono stati forniti dalla governatrice sul PNRR, che non sarà un arrivo di fondi a pioggia per l’Umbria. “Non abbiamo certezze sulle assegnazioni regionali” ha sottolineato la presidente, evidenziando come gran parte dei finanziamenti saranno gestiti dal Governo nazionale per investimenti strategici per il Paese ed un’altra parte saranno messi a bando. Nonostante ciò, l’Umbria si è aggiudicata già fondi per opere importanti, come la cittadella giudiziaria di Perugia, il rifacimento della FCU, il completamento della Quadrilatero e della Due Mari Fano – Grosseto, i fondi per le periferie per le città maggiori, i fondi del Cis per svariati progetti territoriali, quelli per l’edilizia scolastica, oltre a 1,78 miliardi per lo sviluppo dell’area del cratere del sisma, e ancora la ferrovia Terni – Rieti – L’Aquila, la Tre Valli, la stazione di Collestrada. Infine, la Tesei ha voluto ringraziare la “maggioranza unita”.
Una chiusura di intervento che ha scatenato la replica del portavoce delle opposizioni, Fabio Paparelli. Che ha anche accusato Tesei di fare campagna elettorale a 5 giorni dalle elezioni amministrative. “Parlate di maggioranza unita, come se non sapessimo la crisi lacerante nella maggioranza. In realtà sotto c’è un braccio di ferro con qualche vostro alleato”.
“Smettetela – ha aggiunto l’ex vicepresidente della Regione – di raccontare le favole. Le abbiamo lasciato una sanità con conti in ordine, con piano per abbattimento liste d’attesa finanziato. Oggi ci troviamo con buco di bilancio nella sanità, la smetta di dire cose non vere su di esso: il buco è tutto vostro, c’era il pareggio di bilancio fino al 2019. Non avete – ha quindi denunciato Paparelli – un piano per le liste d’attesa, il cui problema si è amplificato con il Covid, perché non ci avete voluto ascoltare. Avete preferito costruire fantomatici ospedali da campo che hanno fatto la fortuna solo di chi li ha costruiti. Oggi abbiamo addirittura agende chiuse per alcune prestazioni sanitarie, contrariamente al dettato della Finanziaria 2006, con l’invenzione delle pre-prenotazioni. Lo facciamo anche per i controlli per le patologie: il Cup risponde ‘vi mettiamo in lista d’attesa per farvi sapere quando potete prenotare’. Non si fanno più risonanze magnetiche, non si fanno colonscopie, non si fanno visite oculistiche se non urgenti, visite ai diabetici non possono essere fatte perché non si possono fare le visite che servono. Il tema è che negli ospedali di Terni e Perugia non si fanno interventi chirurgici, non c’è una ripresa degli ospedali dedicati al Covid, ogni giorno leggiamo di crisi e proteste”.
Quanto al PNRR, Paparelli ha osservato come quello della Regione “è un piano dei sogni. Oggi si fa ammenda delle dichiarazioni del passato, oggi riconosce che saremmo solo capaci di intercettare alcune direttrici”.