Contagi da coronavirus in picco verticale anche in Altotevere, ospedali che tornano ad affollarsi (anche se con le terapie intensive ancora sotto controllo), reparti Covid che tornano ad aprire in molti presidi dell’Umbria. E’ questo lo scenario in cui si muove anche Città di Castello che nelle ultime 24 ore conta 119 nuovi positivi, 5 ricoverati e 17 posti letto (dati Regione Umbria).
Una situazione che sta nuovamente mettendo a dura prova la gestione dell’emergenza sanitaria. Per questo il sindaco tifernate Luca Secondi, ha inviato questa mattina una lettera alla governatrice Donatella Tesei per rappresentare le esigenze della comunità dell’Alta Valle del Tevere e mettere a disposizione “il contributo dell’amministrazione comunale tifernate e del mondo del volontariato cittadino per supportare la gestione della pandemia in un momento di particolare criticità come quello che stiamo attraversando in Umbria”.
“La forte recrudescenza dell’emergenza da Covid-19 richiede risposte ai cittadini celeri ed efficaci che rendono intollerabile il ritardo della Regione e delle autorità sanitarie nelle decisioni e negli interventi richiesti da settimane”.
“La competenza regionale in materia – puntualizza il sindaco – deve essere esercitata con immediatezza attraverso il COR, che deve coordinare gli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza nei diversi territori e mettere le istituzioni locali nelle condizioni di offrire il proprio supporto”.
Per il sindaco di Città di Castello “non è più tollerabile il ritardo nell’assegnazione all’Alta Valle del Tevere delle risorse umane necessarie ad assicurare il tracciamento dei contagi, l’effettuazione dei tamponi e delle vaccinazioni”.
“Gli operatori sanitari meritano un doveroso ringraziamento e hanno tutta la nostra vicinanza perché si stanno prodigando in maniera ammirevole per affrontare l’emergenza, ma sono allo stremo, perché gli organici attuali sono insufficienti a fronteggiare una mole di lavoro enormemente aumentata nelle ultime settimane”
“Fin dall’inizio – afferma il sindaco – abbiamo messo a disposizione di Regione e Usl Umbria 1 tutti gli spazi e le strutture di proprietà comunale che potessero essere di aiuto a gestire l’emergenza e continueremo a farlo, ma è ora che vengano date risposte a situazioni inaccettabili: i cittadini continuano a non trovare posto per vaccinarsi nei centri per la somministrazione dei sieri a Città di Castello, dove le prenotazioni sono bloccate, e sono costretti a sottoporsi a file estenuanti per effettuare i tamponi al ‘drive through’ del Centro Servizi di Cerbara”.