La Procura della Repubblica di Perugia ha aperto un fascicolo sulla morte di Stefano Brando, il medico perugino di medicina generale morto a 62 anni a seguito del Covid che ha presumibilmente contratto da pazienti che assisteva.
Morte del dottor Brando,
parla il commissario della Usl1
Il procuratore Cantone e il procurato aggiunto Petrazzini hanno fatto sequestrare dalla polizia le cartelle cliniche all’ospedale di Perugia, dove il dottor Brando è deceduto. Acquisite anche le registrazioni delle chiamate al 118 con cui era stato chiesto il ricovero ospedaliero a causa del peggioramento delle condizioni del medico.
Disposta inoltre l’esumazione e l’autopsia sulla salma del medico.
L’indagine è partita da un esposto presentato dalla famiglia Brando, che chiede chiarezza sulle cause del decesso. In particolare, già dopo la morte, una delle figlie di Brando, in uno sfogo su Facebook poi rimosso, aveva parlato di ritardi nel ricovero ospedaliero dato che, trattandosi di un medico, Brando avrebbe potuto, secondo chi ha risposto alla chiamate d’aiuto, monitorare da solo la situazione.
I magistrati vogliono ora capire se il trasferimento in ospedale sia stato tardivo e se con cure più tempestive il dottor Brando poteva essere salvato. Per questo è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti.