Perugia

Covid, ospedale da campo vicino al Silvestrini: come sarà e chi ha vinto l’appalto

L’ospedale da campo sarà allestito accanto al “Silvestrini“, come supporto per la cura ai pazienti Covid. L’iniziale ipotesi di installarlo a Umbriafiere di Bastia Umbra (soluzione ipotizzata a primavera quando si pensava di poterlo avere già per l’estate) è stata scartata in ragione dell’esigenza di poter disporre di personale ed altre strutture già operative in un ospedale.

Ovviamente, proprio la modularità e la facilità di trasporto possono consentire in futuro di installare l’ospedale da campo in altre aree. Ma al momento, la diffusione generalizzata del virus inducono a mantenerlo collegato alla rete ospedaliera.

L’azienda che ha vinto l’appalto

Tra le due offerte presentate, la commissione giudicatrice ha scelto quella della Emergency Solutions srl di Sovicille (Siena). Un’azienda che progetta e produce moduli per usi civili e militari.

Dopo l’emergenza Covid, ovviamente, molte sono state le richieste per strutture da utilizzare per il primo soccorso, ampliamenti modulari di nosocomi, reparti isolamento pazienti infetti, ospedali da campo.

Le caratteristiche di facilità di trasporto, istallazione e disistallazione, per come è realizzato in shelter e container, entrambi di dimensioni standard ISO – si legge nel sito dell’azienda a proposito degli ospedali da campo proposti (da cui sono tratte le foto relative ad alcuni dei lavori già eseguiti) – possono essere trasportati via terra (su camion o ferrovia), su velivoli o per via mare. Indipendentemente dalle condizioni climatiche ed ambientali esterne, le elevate prestazioni dei condizionatori di nostro progetto consentono di riportare la temperatura interna a livelli confortevoli, sia negli shelter che nelle tende“.

L’azienda ha già lavorato in Umbria, per la realizzazione della struttura prefabbricata per il Reparto di Radiologia a Norcia, dopo l’emergenza terremoto.

Come sarà

L’ospedale da campo che sarà allestito accanto al Santa Maria della Misericordia avrà 12 posti letto per la terapia intensiva, 16 posti per la terapia subintensiva. A questi se ne aggiungono altri 10 per pazienti Covid in condizioni meno gravi.

Sarà dotato di 30 respiratori polmonari, barelle per il trasporto, macchine a raggi X, tre camere di biocontenimento con barella per trasporto di persone con malattie infettive. Una struttura elastica, autonoma, con un potabilizzatore d’acqua, energia elettrica, bagni chimici.

I costi

L’ospedale da campo è stato finanziato dalla Banca d’Italia con 3 milioni di euro. Cifra che è poi aumentata dopo la scelta del Governo di prevedere l’esenzione Iva per simili interventi. E di destinare all’Umbria un ulteriore milione e mezzo di euro, dopo le direttive date dall’Esecutivo nazionale per l’acquisto di ospedali da campo anti Covid in tutta Italia.

Una maggiore disponibilità economica che ha consentito di implementare il progetto iniziale, con ulteriore strumentazione e impianti.

I tempi

La necessità di rivedere in parte il progetto e la relativa gara a seguito del mutato quadro economico e la lente attivata dalla Procura dopo la presentazione di un esposto hanno fatto slittare la procedura di gara ai primi di settembre. Poi, la valutazione economica e tecnica delle due offerte presentate e l’assegnazione alla Emergency Solutions srl.

L’ospedale da campo, secondo le previsioni della Regione, dovrebbe essere operativo nella lotta al Covid a metà novembre.