Gli incrementi dei casi Covid nell’ultima settimana e il crescente numero di ricoveri hanno fatto salire al “livello 3”, su una scala di 4, il piano per gli ospedali umbri. Con il ricovero di pazienti Covid, dopo i nosocomi di Perugia e Terni, anche in quelli di Città di Castello e Foligno.
I ricoveri attuali
Attualmente sono 83 i pazienti Covid ricoverati nei quattro ospedali umbri, di cui 12 in terapia intensiva: 16 a Città di Castello, 9 a Foligno, 30 a Perugia (con 6 in terapia intensiva) e 28 a Terni (6 in terapia intensiva).
Con gli ospedali sotto pressione in questa seconda ondata del Coronavirus, si guarda alla disponibilità delle terapie intensive. Pronte ad essere ampliate, come avvenuto nella prima fase.
Coletto: con 7 nuovi posti letto usciti da una situazione critica
“Al momento in Umbria l’offerta per la terapia intensiva è di 77 posti letto“, spiega l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto. Che evidenzia anche “lo sforzo compiuto dalla Regione per predisporre autonomamente 7 posti letto che permettono di uscire da una situazione decisamente critica e cronicizzata negli anni”.
“Dopo aver adottato lo scorso giugno il ‘Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera per emergenza COVID-19’ – prosegue Coletto – la Regione Umbria, come la maggior parte delle Regioni italiane, si è affidata, come previsto dal ‘Decreto rilancio’, alla gestione del commissario straordinario. Ma l’iter procedurale messo a punto proprio dal commissario non ha ancora consentito di dare concreto avvio agli interventi previsti nel Piano. Malgrado ciò, siamo riusciti ad attivare 7 posti letto in ampliamento negli attuali reparti di terapia intensiva”.
Coletto: pronti in emergenza ad aumentare i posti letto
“Tuttavia – prosegue l’assessore Coletto – per rassicurare i cittadini ci tengo a dire che, come già accaduto durante la fase più critica dell’epidemia, il Sistema sanitario regionale, qualora fosse necessario, è in grado di garantire un numero più elevato di posti letto di terapia intensiva che potranno essere allestiti in aree che per poter soddisfare i requisiti vigenti, necessitano di lavori di ristrutturazione edile, come l’adeguamento impiantistico, elettrico, aeraulico, antincendio, gas medicali. Durante la fase acuta dell’epidemia sono stati allestiti 104 posti letto”.
Il livello di saturazione, nella prima fase dell’emergenza, era stato individuato a quota 150 pazienti in terapia intensiva.
In attesa dell’ospedale da campo
Un aiuto potrebbe arrivare dall’ospedale da campo, in grado di garantire, in emergenza, altre 30 postazioni con ventilatori polmonari. L’iter di vaglio delle domande pervenute da due ditte dovrebbe concludersi entro due settimane.
Il futuro di Pantalla e di altri ospedali
Nella prima fase dell’emergenza l’ospedale di Pantalla era stato esclusivamente destinato ai pazienti Covid. Una scelta che poi aveva suscitato malumori anche tra i sindaci di centrodestra del comprensorio e soprattutto tra la popolazione, che soltanto in queste ultime settimane si è riappropriata dei servizi che erano stati sospesi.
Ora, questa seconda ondata, anche rispetto al confronto fatto con il Governo, potrebbe indurre nuovamente la Regione a destinare uno degli ospedali regionali all’assistenza ai malati Covid.