Umbria | Italia | Mondo

Covid, la Lega: chiudere le scuole umbre | Tesei valuta lo stop dopo il Ponte

Contro il Covid, chiudere tutte le scuole superiori e medie e passare alla piena didattica a distanza. A chiederlo alla presidente Tesei è tutto il gruppo consiliare regionale della Lega. Un provvedimento di cui si sta discutendo da giorni all’interno della maggioranza. Con la Lega, in particolare, che vorrebbe il passaggio alla didattica a distanza totale già dopo il ponte del 2 novembre.

Provvedimento che la presidente Tesei ha poi provveduto a varare nel pomeriggio di venerdì, firmando l’ordinanza che impone la didattica a distanza per le scuole medie e superiori, il coprifuoco per il fine settimana di Halloween e ulteriori limitazioni allo sport regionale.

La nuova ordinanza anti Covid della Regione

Del resto l’assessore leghista alla Sanità, Luca Coletto, già da un paio settimane, da quando cioè è aumentata in modo esponenziale la curva dei contagi, prospetta una stretta sulle scuole, considerate, anche se indirettamente, uno dei principali veicoli di diffusione del virus.

Chiusura delle scuole che Tesei sta valutando. Anche perché, già con la prima ordinanza che riduceva le ore di lezione in presenza in Umbria (ora al 75%) aveva annunciato che la percentuale di didattica a distanza sarebbe potuta aumentare in caso di peggioramento della situazione.

Covid, test gratis in farmacia
per studenti e familiari

E in Umbria la situazione, con circa 6 mila contagiati, è già critica.

La Lega umbra attacca la ministra Azzolina

Nel mirino della Lega dell’Umbria finisce la ministra Azzolina: “Le misure di contenimento del contagio nei plessi scolastici, previste dal ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, si sono rivelate totalmente inefficaci, è necessario applicare la didattica a distanza nella sua totalità per le scuole secondarie di primo e di secondo grado (medie e superiori) di tutta la regione”.

“Le responsabilità del Governo in questa fase – afferma il capogruppo Pastorelli – sono evidenti. In tutti questi mesi di lotta contro la pandemia, il premier Conte e il commissario straordinario Arcuri non sono stati in grado di elaborare una strategia efficace per consentire ai nostri ragazzi di andare a scuola in totale sicurezza. Stendiamo un velo pietoso sull’operato della
Azzolina che ha fatto spendere centinaia di milioni di euro su inutili banchi
a rotelle e non ha investito un solo centesimo sul rafforzamento della
didattica a distanza, sul potenziamento degli strumenti digitali,
sull’approvvigionamento di materiale didattico innovativo e sulla
formazione dei docenti. È soltanto grazie all’impegno e alla dedizione
degli insegnanti, degli operatori e dei dirigenti scolastici, se la
situazione non è diventata esplosiva ancora più di quello che è oggi”.

Azzolina: la scuola ultima a chiudere

Ma il ministro Azzolina, insiste: la scuola è l’ultima che dovrà chiudere. Un concetto ribadito anche nell’incontro con i rappresentanti della Flc Cgil. Spiegando che il rischio zero dal Covid non esiste e che togliere del tutto la didattica a distanza comporterà gravi conseguenze per gli studenti.

Una posizione su cui però non tutta la maggioranza concorda.

I trasporti: le critiche a de Micheli

Ma sul banco degli imputati per la gestione Covid la Lega umbra mette anche la ministra dei Trasporti

“Le responsabilità – prosegue – sono anche del ministro De Micheli per
quanto riguarda i trasporti pubblici. Riceviamo ogni giorno centinaia di
segnalazioni relative ad assembramenti nei mezzi di trasporto pubblici, da e verso le strutture scolastiche. La Regione Umbria ha fatto la sua parte,
limitando gli accessi ai mezzi e intensificando le corse, ma su questo
settore, seppur strategico per il contenimento dei contagi, notiamo
l’imbarazzante assenza del Governo. Continui focolai stanno scoppiando
nelle scuole di ogni territorio, in Umbria come in ogni altra regione
italiana, e questo è un dato di fatto che testimonia la totale incapacità e
approssimazione di questo Governo nel gestire l’emergenza”.

Scuole, chiusura totale da subito

“Per tali motivi – conclude Pastorelli – riteniamo non più rinviabile, da parte
della Giunta, la totale e immediata chiusura delle scuole secondarie di primo e di secondo grado (medie e superiori) di tutta la regione. Allo stesso tempo chiediamo alla presidente Donatella Tesei di farsi portavoce presso il
Governo, dell’impellente necessità di approvvigionamento di fondi
indispensabili a sviluppare una strategia efficace per il rafforzamento della
DAD (didattica a distanza), consentendo a tutti gli alunni, in ogni
territorio e in ogni angolo dell’Umbria, il diritto allo studio
costituzionalmente riconosciuto”.