Ancora in calo i contagi per il Covid in Umbria anche se la diminuzione continua ad essere molto lenta. Ad oggi (5 maggio) gli attualmente positivi sono 11.083, con 889 nuovi casi e 962 guariti. In ospedale risultano ricoverati 222 positivi al Covid (-3 rispetto a ieri), di cui 6 in rianimazione. Una persona è deceduta nelle ultime ore, mentre un altro decesso di persona positivi al Covid era stato conteggiato nella giornata di ieri. In questi giorni si registra anche un numero inferiore di tamponi effettuati, 4.579 nelle ultime ore (ieri erano stati 5.443).
A fornire invece un quadro della settimana passata è il report del Nucleo epidemiologico regionale.
La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni in Umbria, mostra un trend in diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 03 maggio è pari a 784. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni è in diminuzione attestandosi ad un valore di 0,91.
L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in diminuzione in tutte le classi d’età, l’incidenza più elevata è riscontrata nella classe d’età 6-10 anni, quella più bassa è registrata nella classe d’età 19-24 anni.
Tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza inferiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti, la più elevata è riscontrata nel Distretto Alto Tevere ed è pari a 960 casi per 100.000 abitanti.
Rispetto alla settimana precedente si osserva una stabilità nell’impegno ospedaliero regionale (al 3 maggio 225 ricoveri di cui 7 in terapia intensiva), mentre nella settimana dal 25 aprile al primo maggio si registrano 3 decessi. Altri 2 morti positivi al Covid, come detto, sono stati invece segnalati nelle ultime 48 ore.
A comunicare i dati sul Covid elaborati dal Nucleo epidemiologico regionale, è l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto. Che, evidenziando come al momento la situazione in Umbria sia decisamente sotto controllo, rinnova l’invito ai cittadini alla prudenza.
“Non dobbiamo dimenticare – afferma – che il virus continua a circolare e non è stato debellato. La bella stagione sicuramente permetterà un miglioramento della situazione anche perché la socialità avverrà prevalentemente all’aperto. Ad ogni modo, per una migliore protezione di noi stessi e degli altri, anche se ormai la mascherina non è obbligatoria, continua a rappresentare un valido dispositivo di protezione nei luoghi al chiuso o sovraffollati”.