Umbria | Italia | Mondo

Covid in Umbria, altri 6 decessi. Scuola: in isolamento 109 classi

Si conferma la curva in discesa dei casi di Covid in Umbria: anche oggi, 18 gennaio, si registrano più guariti (ben 3444) che nuovi casi (2421). Gli attualmente positivi sono attualmente 26651. Purtroppo però ci sono altri 6 decessi di positivi al Covid, 1568 all’inizio della pandemia.

Scendono i ricoverati in ospedale, 217 (-11), di cui 12 (-1) in terapia intensiva. All’ospedale di Perugia sono ricoverati in 74 (4 in terapia intensiva), a Terni 49 (7 in intensiva). A Pantalla ci sono 21 ricoverati positivi al Covid, 14 a Branca, 24 a Città di Castello e 35 a Foligno.

Per quanto riguarda i contagi nelle principali città dell’Umbria, a Perugia i positivi sono 4086, a Terni 3625. A Foligno i casi attualmente positivi sono 1790, a Spoleto 1044 mentre a Città di Castello 1199. A Gubbio 823 casi, ad Assisi 924, a Bastia 774. Nella Media Valle del Tevere, i casi a Todi sono 579, a Marsciano 469. Nel ternano, a Narni si hanno 642 positivi, mentre ad Amelia 392. Ad Orvieto infine i casi sono 536.

Covid in Umbria, la situazione nelle scuole

Intanto arrivano i dati relativi alle scuole dopo poco più di una settimana dalla riapertura (ma per alcuni Comuni, come Spoleto ed Amelia, i bambini sono tornati in aula soltanto ieri).

La Regione fa sapere che alla data di oggi, martedì 18 gennaio, in Umbria risultano in isolamento 109 classi e in attenzione 100: di queste, 84 sono ricomprese nel territorio dell’Usl 1 e 25 dell’Usl2.

L’analisi dell’Aur: curva in discesa

Secondo il matematico del Cnr Giovanni Sebastiani, l’Umbria ha raggiunto il picco il 5 gennaio, prima regione in Italia. Ed a confermare, come ormai si vede da giorni, che la curva dei contagi da Covid in Umbria è in discesa è l’Aur, l’Agenzia Umbria ricerche.

” A partire dalla metà di dicembre 2021 – evidenzia l’Aur – si è assistito ad un incremento vertiginoso del numero di casi COVID-19 diagnosticati. Questo notevole incremento, registrato in tutto il paese, è stato particolarmente evidente nella regione Umbria. Fortunatamente, il numero di casi positivi registrati non si è tramutato, almeno fino a questo momento, in una pressione insostenibile sul sistema sanitario regionale, probabilmente a causa della larga percentuale di vaccinati tra la popolazione e la minore virulenza della variante omicron”.

Dall’analisi dei tamponi molecolari, “fino all’inizio di dicembre la situazione risultava nel complesso piuttosto tranquilla, con valori stimati del tasso di positività attorno al 5%. Invece, durante il mese di dicembre si è assistito ad repentino incremento che ha portato a valori medi stimati di circa il 25% alla fine del mese, ovvero 5 volte il valore di inizio mese. Da notare, infine, che a partire dai primi giorni del 2022 la curva mostra un deciso decremento, seppure ad un ritmo inferiore rispetto a quello con cui era cresciuta”. La ricerca dell’Aur conclude che “a meno di fatti nuovi che intervengano (connessi con la riapertura delle attività lavorative e delle scuole), è ragionevole supporre che la curva dei contagi continui la sua discesa anche nelle prossime settimane”.